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Italia a macchia di leopardo con “zone rosse”
Il governo potrebbe decidere nuove misure nelle prossime ore per fermare l’impennata dei casi di contagio da Covid-19. Sull’onda dei numeri cresce il fronte del rigore all’interno dell’esecutivo.
Nuove restrizioni: ipotesi
Si pensa a zone rosse, limiti agli spostamenti interregionali, chiusura delle attività nelle aree dove la curva epidemiologica è più alta. Si pensa anche a fermare le scuole,a sospendere le lezioni in presenza, ma è scontro su quali saranno le nuove restrizioni.
Dunque se la corsa del virus di queste settimane dovesse accelerare, potrebbe scattare un nuovo lockdown ancora più stringente per almeno cinque regioni i cui numeri stanno crescendo a vista d’occhio.
Polemiche e nuovi positivi
I 31.084 nuovi positivi registrati ieri sera potrebbero far decidere il nuovo lockdown. Una giornata convulsa di polemiche politiche, ma sopratutto di preoccupazione per il rischio dell’indisponibilità di posti in terapia intensiva, come denunciato dalle organizzazioni sanitarie di categoria,
Già c’è la scommessa sulle date: per molti è il 7 novembre al termine di un periodo di incubazione dei nuovi positivi.
Undici regioni a rischio elevato
Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2. Quattro regioni, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte più la provincia di Bolzano sono nello scenario 4.
Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale, ma il dato non è attendibile. La sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione.
