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meridiano zero

B-tragedies: un evento unico a Cagliari

Intervista a Marco Sanna, scrittore e direttore della compagnia Meridiano Zero, sullo spettacolo B-tragedies, il 20 ottobre al Teatro Massimo

Marco ci racconta come ha iniziato a lavorare nel mondo del teatro. Erano i primi anni novanta. I primi contatti li ha avuti con alcune compagnie di ricerca di quel periodo e l’esperienza maturata è continuata con la conoscenza di vari maestri e artisti – afferma Marco. Lavora con la sua collaboratrice Francesca Ventriglia. 

Meridiano Zero, la compagnia da lui creata ha un nome che nasce nel 1995. “Per noi era un punto di partenza, una terra in cui non si hanno riferimenti” – risponde Marco. “Meridiano Zero rappresentava un segno di confine fra quello che erano i nostri desideri da realizzare e il teatro vero e proprio”.

Domani andrà in scena lo spettacolo B-tragedies. Nasce come trilogia. Ciò che si presenterà al Teatro Massimo il 20 Ottobre 2020 è un evento unico. Si uniranno tre spettacoli: Il Machbet, l’Otello l’Amleto di Shakespeare. Noi abbiamo creato tre lavori diversi seguendo questa trilogia: Adda passà a nuttata (Il Machbet), Search and Destroy (L’Amleto), This is not what it is (L’Otello).

“Abbiamo trovato un modo di affrontare Shakespeare, prendendone le distanze: Shakespeare è già stato fatto in svariati modi, è una figura immortale”. – Risponde Marco. Giochiamo con diversi linguaggi, affiancando quello contemporaneo, quelli televisivo per esempio e il linguaggio elevato di Shakespeare.

Marco afferma che è sempre più difficile muoversi nel mondo del teatro, soprattutto a causa di questo periodo che sta mettendo in difficoltà vari settori. “In questo momento non c’è una particolare attenzione per il teatro” – ci spiega. “Si sta perdendo in tutta Italia la cultura delle piccole sale e delle piccole compagnie“. Ma l’incontro con il pubblico è una cosa meravigliosa!”.

Per il futuro la compagnia ha in programma un nuovo lavoro, già portato in scena una volta ma bloccato a causa dell’emergenza Covid-19. “Si chiama Lazarus ed è un lavoro che parla di teatro, di attori e del rapporto con il pubblico“. – conclude Marco.

Ascolta l’intervista per saperne di più!

About Ilaria Furia

Dopo aver conseguito il diploma di Lingue straniere, ho frequentato un corso triennale universitario per approfondire le conoscenze linguistiche e traduttive moderne. Seguo il corso per la laurea magistrale sulla specialistica della traduzione, con numerosi corsi di informatica per la traduzione. Parlo abbastanza bene l'inglese e il francese e fluentemente lo spagnolo. Sono una persona socievole, dinamica, con buone doti comunicative e ottime competenze relazionali.

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