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Brusaferro: “Non c’è rischio zero, ma il sistema scolastico è preparato”

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro: “Regole sì, ma niente panico. Non c’è rischio zero ma il sistema scolastico e sanitario è preparato ad affrontare i singoli casi”.

In vista dell’imminente apertura del nuovo anno scolastico al tempo del Covid, Brusaferro ha sottolineato come ci siano le condizioni per far svolgere in sicurezza l’attività didattica in presenza a studenti, docenti e personale non docente. “Le scuole sono una priorità per il Paese, è importante aprirle e fare in modo che rimangano aperte. Sappiamo che non ci sono soluzione organizzative per il rischio zero. Ci possono essere casi singoli o anche singole scuole chiuse per un periodo, ma questo non vuol dire interrompere del tutto l’attività scolastica”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ai microfoni del Tg1. “Questo significa convivere con il virus. Il nostro Paese sia nel campo della sanità sia nel campo dell’istruzione è preparato, le misure sono mirate a fare in modo che la scuola possa riprendere, affrontando i singoli casi che si presenteranno”, ha aggiunto.

La riapertura delle scuole, un passo fondamentale

Quanto alla riapertura delle scuole, lo considera “un passo fondamentale“, come lo “è altrettanto fondamentale tenerla aperta nel corso dell’anno”. “Altri Paesi europei hanno già riavviato l’attività didattica. Ci sono stati casi e focolai all’interno degli istituti ma gestiti con provvedimenti restrittivi. Emergenze temporanee poi rientrate. In Italia si possono ipotizzare misure di quarantena o provvedimenti restrittivi da definire a partire dalle situazioni locali. Ci sono tutte le premesse per affrontare con fiducia le riaperture, ciò non significa che non ci saranno casi e sospensioni ma senza il bisogno di bloccare il sistema“.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro: «L’aumento dei contagi? I dati di questi giorni sono dovuti ai comportamenti di agosto. Se vogliamo che i casi non crescano dobbiamo seguire le regole che conosciamo: lavare le mani, distanziamento e mascherine».

About Isabella Elaine Alexandra Farigu

Nata in Germania da madre tedesca e padre italiano, sono arrivata in Sardegna all'età di tre anni. Subito dopo il diploma mi sono trasferita a Londra dove ho lavorato nel settore ristorativo per dieci anni. Svariate stagioni estive le ho passate lavorando a Ibiza, Barcellona, Amburgo.. Ho una grandissima passione per i viaggi, i libri e gli animali.

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