Da 17 agosto via alla XVII edizione del “Al Ard DOC Film Festival” che si terrà sino al 22 agosto al centro culturale Lazzaretto di Cagliari
Nella sala consiliare del Palazzo civico di Cagliari, mercoledì 12 agosto, alle ore 11, si terrà la conferenza stampa. Ci sarà la presentazione della XVII edizione del Festival Internazionale dei Documentari sulla Palestina e il Mondo Arabo Al Ard DOC Film Festival. L’evento è organizzato dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina. La programmazione è stata rinviata per l’emergenza COVID-19, prenderà il via il 17 agosto, nel centro culturale Lazzaretto di Cagliari presso il Borgo Sant’Elia. Una settimana, dal 17 al 22 agosto, dedicata al mondo arabo, con una particolare attenzione alla Palestina. Soprattutto ricca di proiezioni, incontri con registi, eventi musicali e presentazioni. Il Festival del cinema si aprirà con la mostra “Lo sguardo di Handala 2” e terminerà sabato 22 agosto. Concludendo con le premiazioni e il concerto “Raushana” del musicista palestinese Marwan Abado.
Manifestazione nel rispetto delle normative anti covid
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Gli incontri e le proiezioni rispetteranno la normativa anti Covid. L’ingresso agli eventi sarà consentito a una persona per volta, con l’obbligo di indossare la mascherina fino al raggiungimento del posto. Verrà assicurato il corretto distanziamento di un metro tra gli spettatori a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi.
Il programma
Il programma completo e dettagliato sarà presentato nel corso della conferenza stampa alla presenza di Fawzi Ismail Presidente dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina, da anni impegnata a far crescere la coscienza dei diritti dei popoli e della loro autodeterminazione, favorendo scambi culturali e incontri tra la Sardegna e la Palestina. Abbiamo insistito perché il Festival si tenesse lo stesso nonostante i problemi, per dare alla città di Cagliari la possibilità di vivere questa iniziativa culturale. Abbiamo trentaquattro film da presentare ma non solo perché ci saranno tanti momenti durante i quali saranno affrontate diverse tematiche sulla cultura palestinese. Ringrazio tutte le istituzioni che ci hanno permesso di andare avanti nonostante le difficoltà