Il lockdown visto dai bambini in un docufilm di Grinder Kids

Il lockdown visto dai bambini in un docufilm di Grinder Kids

Il lockdown nelle vite dei bambini: con lo sguardo schietto di cui soli sono capaci, viaggio nelle angosce, nelle fantasie e nelle speranze di un gruppo di ragazzi di età scolare, alla ricerca di uno spiraglio di normalità in cui riflettere le proprie aspettative sul mondo e dimenticare il grigiore della routine

“Vorrei poter dire a mia mamma che è questo virus è solo un sogno bruttissimo”, dice Silvia. “Mi manca la scuola, mi mancano la danza, il nuoto, tutto. Non c’è niente che non mi manchi”, le fa da contraltare Vera. Alessia, Riccardo, Silvia, Manuel, Luca, Alessandro, Gaia, Massimo, Vera, Federico, Keity, Matilde, Chiara, Antonio: quattordici bambini di terza e quarta elementare raccontano a parole loro il momento  del lockdown in un docufilm da 13 minuti prodotto da Grinder Kids.

#SaremoAncoraBambini, questo il titolo del video, è un piccolo manifesto della loro visione del mondo. Coronavirus, confinamento, famiglia, scuola, amici e futuro sono i temi toccati in modo naturale e senza forzature, per raccontare la realtà attraverso i loro occhi.

“Abbiamo cominciato quando tutto era fermo, immobile, silenzioso e non si poteva fare nulla”- dice Cosimo Solazzo, autore del docufilm. “Da remoto e con il prezioso aiuto dei genitori, abbiamo guidato i giovani protagonisti che hanno raccontato il loro tempo e i loro pensieri. Siamo semplicemente partiti dalla convinzione che è impossibile far dire ai bambini qualcosa di diverso da quello che pensanoabbiamo provato a stimolarli su vari temi, in un periodo, purtroppo, molto caldo.”

L’ arida routine giornaliera

Giorni tutti uguali fra loro, fatti di compiti, videolezioni, pranzo, riposo, gioco e di nuovo compiti e videolezioni. “Non avrei mai pensato di dire che mi manca la scuola, perché durante l’anno vorrei avere più tempo libero”, dice Manuel. “Se questa diventasse la nuova normalità, io mi raderei i capelli a zero!”, si sfoga Antonio. Le loro giornate, le loro riflessioni, le sensazioni del vivere forzatamente chiusi in casa: il risultato è un punto di vista autentico e sincero, capace di insegnare molto anche agli adulti.

E poi il ringraziamento agli eroi della pandemia, i medici e gli infermieri “che ogni giorno rischiano di infettarsi e che sono molto coraggiosi perché rischiano la loro vita per curarne un’altra”. E, ancora, una serie di pensieri sul futuro, con la consapevolezza che sarà certamente diverso da prima, ma che sarà possibile tornare presto a fare le cose insieme. Perché i sogni da realizzare per questi bambini sono tanti: fare la veterinaria, il cestista, la ballerina. E la certezza è una: “Questo virus maledetto non cambierà i miei piani”.

 

About Sara Ludovica Pala

Irriducibile esteta, innamorata di tutto ciò che sia estro e bellezza, vado per mostre, concerti e librerie a scovare i mille volti dell'espressione artistica; appassionata di musica, Mi affascinano i generi e gli stili più avanguardistici, e così via al noise-rock, all'art-rock e a qualsiasi autore "di nicchia" (ma poi si ritorna sempre ai mitici Beatles!). A parte il mio lato un pò radical-chic, sono infatti anche una molto pop: mi piace lo sport, Battisti e la vita all'aria aperta.

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