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Andrea Scanzi sbarca nell'Isola sotto le insegne del CeDAC

Andrea Scanzi sbarca nell’Isola sotto le insegne del CeDAC

Andrea Scanzi in tournée tra Arzachena, Ozieri, Alghero, Oristano, San Gavino Monreale e Carbonia sotto le insegne del CeDAC

Andrea Scanzi sbarca nell’Isola sotto le insegne del CeDAC con “E pensare che c’era Giorgio Gaber”. Un personale e sentito omaggio all’intellettuale e artista, figura di spicco della cultura italiana del Novecento. Gaber e Sandro Luporini del teatro-canzone. «Il Gaber più forte, quello più geniale, è spesso quello che meno si conosce». Sottolinea l’eclettico giornalista e scrittore, autore e interprete teatrale di scena. Mercoledì 5 agosto alle 22 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena. Con la “versione aggiornata e rivisitata” del suo “Gaber se fosse Gaber” (*evento realizzato in collaborazione con Deamater).


La tournée prosegue giovedì 6 agosto alle 21.30 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri. Venerdì 7 agosto doppia recita alle 20.30 (turno A) e alle 22.30 (turno B) a Lo Quarter di Alghero. Sabato 8 agosto alle 21.30 allo Spazio Giovani “F. Busonera” in località Sa Rodia a Oristano. Domenica 9 agosto alle 21 all’Anfi/Teatro Comunale di San Gavino Monreale. Lunedì 10 agosto un doppio appuntamento alle 21 (riservato agli abbonati) e alle 22.30 all’Arena Mirastelle di Carbonia.

In ogni loro canzone e monologo ci sono degli elementi di lucidità, profezia e forza che sono qualcosa d’incredibile. La presenza scenica, la mimica, la lucidità profetica, il gusto anarcoide per la provocazione, il coraggio (a volte brutale). Di “buttare lì qualcosa” e l’avere anticipato così drammaticamente i tempi, fanno del pensiero di Gaber-Luporini. Oggi più che mai, un attualissimo riferimento per personaggi della politica, dello spettacolo, della cultura, del nostro sociale quotidiano».

Scanzi gaberiano doc

Tutto nasce da un’idea di Andrea Scanzi, gaberiano doc; giornalista e scrittore aretino che si è laureato ad Arezzo nel 2000 su Gaber, De André e i cantautori di quella generazione. Il nome Gaber lo conoscono tutti. Ma si conosce in modo superficiale. Il Gaber più forte, quello più geniale, è spesso quello che meno si conosce. In ogni loro canzone e monologo ci sono degli elementi di lucidità, profezia e forza che sono qualcosa d’incredibile. E pensare che c’era Giorgio Gaber è uno spettacolo per non dimenticare un artista eccezionale.

 

About Carla Succa

Laureanda in Beni Culturali e Spettacolo. Instancabile sognatrice, curiosa dalla nascita, coltivo differenti passioni tra cui la lettura dei classici, il cinema e tutto ciò che può essere considerato una forma d'arte. Seguo assiduamente l NBA e tutto ciò che ne consegue. Sono sempre pronta ad affrontare un nuovo viaggio!

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