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Parco tepilora

Parco Tepilora, costituito l’ufficio di piano

Bitti, 13 luglio 2020 – Un nuovo passo avanti nell’organizzazione del Parco naturale regionale di Tepilora si è fatto con l’istituzione dell’Ufficio di Piano.

Composto da professionalità interne al personale del Parco e da esperti provenienti dalle Università di Cagliari e Sassari e dall’Agenzia Forestas, che avranno il compito di costruire un piano operativo con attività, programmi e obiettivi da raggiungere.

Il nuovo team di lavoro si è riunito per la prima volta nei giorni scorsi e avrà come responsabile scientifico il prof. Corrado Zoppi, ordinario del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Ateneo cagliaritano. L’Ufficio di Piano avrà 30 mesi di tempo per completare il progetto di pianificazione che sarà poi sottoposto all’approvazione definitiva dell’Amministrazione regionale. La prima vera riunione operativa è fissata per il prossimo 11 settembre.

Il Piano del Parco

Il Piano del Parco è obbligatorio per legge e definito come lo strumento di tutela dei valori naturali, ambientali, storico culturali e demo-antropologici del parco; ne disciplina l’organizzazione del territorio, in relazione agli usi compatibili, suddividendolo in base al diverso grado di protezione.

Il Piano deve quindi disciplinare l’organizzazione generale del territorio, la sua articolazione in sub aree, con la definizione dei vincoli e degli usi consentiti.

Sempre il Piano deve regolare le tipologie costruttive e i materiali consentiti, le modalità di conservazione, ristrutturazione e manutenzione delle strutture e infrastrutture esistenti.

Il Piano può inoltre prevedere l’individuazione delle aree contigue e la loro disciplina, sulla base di formali intese tra l’Ente parco e i Comuni interessati.

Il Regolamento

Il Regolamento interviene nel disciplinare l’esercizio delle attività consentite entro il territorio del Parco, come tipologia e modalità di costruzione di opere e manufatti. Ancora dello svolgimento delle attività artigianali, commerciali, di servizi e agro-pastorali; svolgimento delle attività, da affidare a interventi di occupazione giovanile di volontariato, con particolare riferimento alle comunità terapeutiche e al servizio civile; accessibilità nel territorio del parco attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap e anziani.

Il Regolamento dovrà comunque recepire le disposizioni specifiche previste nella legge istitutiva del Parco che riguardano l’attività agricola, l’attività di pesca, la raccolta di specie vegetali e altri.

Il Presidente

“In collaborazione con gli Atenei sardi – ha spiegato il presidente, Roberto Tola – che ci hanno messo a disposizione i migliori esperti soprattutto sul piano ambientale, economico e geologico, abbiamo costruito una squadra di altissimo livello.

A differenza di tante realtà simili alla nostra, in diversi territori d’Italia, abbiamo cercato di valorizzare la componente economica dando un’impronta originale e innovativa alla costituzione del nostro Piano del Parco. Questo verrà costruito con il coinvolgimento delle Amministrazioni comunali, delle popolazioni e in particolare con tutti i portatori di interesse.

Così il direttore del Parco, Paolo Angelini, che ha aggiunto: “Sono tuttavia ottimista che organizzandoci e seguendo bene gli indirizzi che verranno man mano dal lavoro degli esperti potremmo essere pronti alla piena attuazione del Piano quando questo sarà approvato.

About Isabella Cau

Ho ripreso l'Università nel 2017 dopo diverse esperienze lavorative. Studiando ho avuto modo di aprire nuovi orizzonti e ho riscoperto l'amore per i viaggi. Negli ultimi anni ho viaggiato tantissimo, ho girato circa 10 città diverse. Adoro Firenze e vado almeno una volta l'anno, è il mio posto felice. Amo i gatti, non potrei vivere senza di loro.

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