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Giochi di spiaggia nel Sinis per dire No alla plastica

Bambini giocano per dire No alla plastica

Il gioco del setaccio, per scovare tracce di pellet, il riciclo creativo per realizzare piccoli manufatti per ridare nuova vita a pezzi di plastica restituiti dal mare. Questi sono alcuni dei giochi formativi, proposti ai bambini, per far capire loro l’importanza della salute delle nostre spiagge.

È partito tra Cabras, Oristano e San Vero Milis, “Un mare di plastica“. Il progetto di educazione all’ambiente e sostenibilità è finanziato da fondi europei, e fino al 5 agosto coinvolgerà l’Area marina protetta del Sinis. Diretto da Massimo Marras, in collaborazione con il Comune di Cabras.

L’ importanza delle attività dei bimbi

Le attività svolte hanno contribuito a far capire ai più piccoli quanto la plastica sia dannosa per l’ambiente e letale per gli animali. I bambini devono capire, perché la plastica sia dannosa per il mare, ma anche quanto il furto di conchiglie impoverisca gli arenili.

“Si sarebbe dovuto partire dalle scuole, per formare alunni pronti poi a sensibilizzare i propri coetanei. Purtroppo il Covid ha bloccato tutto e ha costretto a rimandare tutto a settembre […..]Intanto proseguiamo con la fase 2, in spiaggia, in cui coinvolgiamo tutti, dai più giovani agli anziani, dai residenti ai turisti, sui temi della tutela ambientale”. Abbiamo distribuito un vademecum, con 10 regole per un mare pulito, nel quale si trovano anche i tempi di decomposizione di alcuni rifiuti.

“Ci rivolgiamo soprattutto ai bambini, per spiegare perché la plastica popola pericolosamente le acque marine, e perché arriva nel mare”, sottolinea il direttore dell’area protetta. Si mostrerrà il materiale colorato raccolto, per evidenziare come il mare restituisce tutta la spazzatura: bottigliette, buste, punte di ombrelloni e tanto altro. Un’altra attività di sensibilizzazione, dopo l’arrivo delle Sentinelle del Sinis, con un intento diverso. Il nuovo obiettivo è quello di creare una coscienza ecologica – chiarisce Marras – a partire dai giovanissimi, perché questi ragazzi possano contagiare i loro coetanei e diventare ambasciatori della tutela dell’ambiente”.

About Alessandro Podda

Laureando in scienze della comunicazione presso la facoltà agli studi di Cagliari. Forte interesse per il giornalismo, spettacolo, musica e sport.

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