“L’Ultimo Addio” di Abaco Teatro, progetto di Teatro-Web per la Festa della Repubblica 2020
Il progetto di Abaco nasce come spettacolo teatrale dal titolo “L’ULTIMO ADDIO, lettere dalla resistenza”. Avrebbe dovuto debuttare a ridosso dei festeggiamenti del 25 aprile, ma a causa della chiusura dei teatri e spazi di aggregazione per Covid19, non è stato possibile allestirlo.
Il progetto, particolarmente caro ad Abaco, non poteva essere accantonato in attesa della fine dell’emergenza COVID-19. Si è allora realizzato un progetto alternativo allo spettacolo teatrale tradizionale, che potesse comunque trasmettere emozione e interesse.
Nasce così la versione COVID-19 de “L’ULTIMO ADDIO lettere dalla resistenza”. Una versione Video realizzata in lockdown con la tecnologia messa a disposizione da internet per la TV e il WEB.
Si trasmetterà Lunedì 1 Giugno alle ore 19 sulle pagine Facebook della Monserraoteca, Biblioteca Comunale di Sanluri, Teatro di Sanluri – Abaco, Radio e Televisioni Regionali.
“L’ULTIMO ADDIO” è dedicato ai caduti per la resistenza contro il nazi-fascismo negli anni 1943-45. Tanti uomini e donne partigiani che lottavano per la libertà, fucilati da fascisti e tedeschi. Grazie al loro sacrificio, che noi ogni anno il 2 giugno possiamo festeggiare la Liberazione e la nascita della Repubblica Italiana.
Gli interpreti leggono e cantano la storia che emerge dalle lettere scritte dai condannati e spedite a chi restava. Lettere che spesso incise sui muri o lasciate a qualcuno di buon cuore prima della fucilazione o gettate a terra nella speranza che qualcuno le raccogliesse. Lettere che emozionano, che fanno rivivere il clima di quei momenti, il bisogno di libertà, e gli ideali che i partigiani mettevano al di sopra di tutto, anche dei loro cari e della loro stessa vita. Verranno lette anche gli addii di sardi come Gesuino Manca di Terralba e Mario De Martis di Sassari.
Gli attori saranno Tiziano Polese, Claudio Salvi, Rosalba Piras e il chitarrista Tonino Macis.
Proprio in questo momento così difficile è ancora più importante far conoscere e non dimenticare ciò che è accaduto dando una straordinaria testimonianza della complessa realtà del movimento partigiano e degli scontri del 1943-45, alle radici dell’Italia democratica.