Secondo il report dell’Istat, nell’isola i casi di femminicidio sono in aumento
Mariti, partner e fidanzati. Sono loro la causa principale di femminicidio tra le mura domestiche in Sardegna, seconda regione d’Italia in questa triste classifica. Così riporta l’analisi Istat condotta sul triennio 2016-2019.
Nonostante un “leggero” calo complessivo – 345 femminicidi nel 2018 e 357 nel 2017 – la Sardegna rimane sopra la media. Con una incidenza del 0,38% su un campione di 100 mila abitanti.
La Sardegna si aggiudica anche un’altro record negativo. Se infatti nel resto d’Italia i femminicidi sono in calo, la Sardegna assieme a Valle d’Aosta, Ligura e Veneto vanno controtendenza.
I principali responsabili di questa ecatombe sembrano essere mariti, partner, fidanzati. A essi si aggiungono ex partner che non hanno accettato la conclusione della relazione. Un’altra percentuale è rappresentata dai femminicidi perpetrati dai parenti.
Il campione d’età maggiormente colpito da questo triste fenomeno sembra essere quello delle over 65, con una incidenza del 0,55%. Purtroppo anche per quanto riguarda le donne straniere, la percentuale di donne uccise violentemente rimane più alta (23,1%), rispetto agli uomini (20,2%).