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libellula bianco e nero

“Storia di Loletta”, il video è ora online

È online “Storia di Loletta”, il video che anticipa Alone Vol III, terzo capitolo del “disco perpetuo” di Gianni Maroccolo in uscita il 17 dicembre per Contempo Records.

” Storia di Loletta” tratta di una libellula che vola leggiadra su una palude, in delicato equilibrio tra cielo e fango, tra luce e ombra, tra rinascita e turpitudine.

Guarda il video: https://youtu.be/tQLX_xSM8mY

Realizzato come sempre da Michele Bernardi con la tecnica del cut out digitale 2D partendo dalle illustrazioni di Marco Cazzato, il video “Storia di Loletta” interpreta le molteplici suggestioni sonore del brano – prima traccia dell’ album in uscita che ne condensa l’intero pensiero – e aiuta a posare uno sguardo obliquo sulla musica e sulle tematiche che l’hanno ispirata.

Una vera e propria “colonna visuale”, dove sono le immagini a venire guidate dal suono, all’opposto di quanto accade nella tradizione cinematografica della “colonna sonora”.

Il titolo del brano si ispira a un testo di Nina Maroccolo, sorella di Gianni, “Non possiedo nome eppure m’invadono tutti”, scritto in occasione del disco e recitato in alcuni momenti al suo interno da Luca Swanz Andriolo.

Come per le clip dei due volumi precedenti, “L’altrove” in Alone I (Guardalo qui: https://www.youtube.com/watch?v=0YmnjxefD84) e “The Abyss” in Alone II,(Guardalo qui: https://www.youtube.com/watch?v=gAwMr22dKMY), il video di animazione si ispira all’animale simbolo del disco: in questo Volume III si tratta della libellula.

Un insetto, simbololo di equilibrio, pace e libertà, che si muove elegantamente sopra la palude, suo habitat naturale nonché culla delle sue umili origini.

Il suo rimanere al di sopra del pelo dell’acqua, quasi distaccata dal mondo, ha un significato importante: considerato che il tema ispiratore di questo terzo capitolo discografico è la violenza sui più deboli (in particolare le donne e i bambini), la libellula diventa simbolo di riscatto.

Una dichiarazione di speranza che si può leggere in due modi: da un lato, che le vittime della violenza possono rendersi libere – anche se non senza sforzo; dall’altro, che chi perpetra quella violenza sui deboli può innalzarsi dal proprio fango morale e liberarsi a sua volta.

La storia di Loletta è questo: un viaggio iniziatico attraverso il tempo umano, irto di simboli e sorprese, che la porterà a diventare un essere in grado di trascendere la palude in cui ci dibattiamo.

BIOGRAFIE

GIANNI MAROCCOLO

Nasce in Toscana nel 1960, trascorre l’infanzia in Sardegna e si stabilisce a Firenze nei primi anni Ottanta. Studia contrabbasso, musica elettronica e fonologia al Conservatorio e fonda i Litfiba con Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Ringo De Palma.

Nel 1990, produce Epica, Etica, Etnica, Pathos, l’ultimo album dei CCCP.

Nel 1992, con Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Francesco Magnelli, fonda il Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.). Parallelamente, nasce il Consorzio Produttori Indipendenti.

Nel 2001, i C.S.I. si evolvono nei PGR.

Nel 2004, pubblica l’album solista “A.C.A.U. – La nostra meraviglia”, con i contributi di Battiato, Pelù, Raiz, Consoli, Donà, Jovanotti, Agnelli e altri. Si unisce ai Marlene Kuntz per due album e un tour.

Partecipa a diversi progetti paralleli: sonorizzazioni (con i Masbedo, sopra tutti), il quintetto sperimentale Beautiful (con Howie B), un’etichetta indipendente d’arte (Al-kemi Lab).

Con Claudio Rocchi compone e produce “vdb23”. L’album genera il tour “Nulla è andato perso”, documentato dall’omonimo triplo vinile (disco dell’anno 2017 per Classic Rock). Fa parte dei Deproducers, assieme a Vittorio Cosma, Max Casacci e Riccardo Sinigallia.

Con loro realizza sonorizzazioni di conferenze scientifiche e colonne sonore. Nel corso della sua carriera si è dedicato anche a innumerevoli produzioni artistiche, ha composto numerose colonne sonore per cinema e teatro e ha svolto diverse attività didattiche. Il progetto più recente è “Alone”: un album “perpetuo” suddiviso in capitoli pubblicati con cadenza semestrale.

MICHELE BERNARDI

Nel 1982 ha frequentato per due anni un corso di animazione professionale presso lo studio di Secondo Bignardi a Modena per poi approdare nel mondo dell’animazione professionale presso la GLM sempre di Modena dove nei primi anni Ottanta si cominciava la produzione della prima serie della Pimpa di Altan e la Linea di Cavandoli.

Videomaker, regista ed autore di una trentina di videoclip animati per diversi gruppi musicali italiani tra cui Le luci della centrale Elettrica , Tre allegri ragazzi morti, Colapesce , Punkreas, 24 grana, Prozac+, The Zen Circus, Luca d’Alberto ed altri ancora.

Ha collaborato alla realizzazione di spot pubblicitari come Barilla Mulino Bianco, Chicco, Ikea Germania, Istat e Pomellato e Nestlè e animato una serie di spot per la trasmissione Rai3 ,Viva la Crisi.

Per La tempesta film-Rai cinema ha realizzato i titoli animati per “Asino Vola”di Marcello Fonte e Paolo Tripodi e “Fraulein”di Catrina Carone. Per l’Ayrton Senna Institute ha animato uno spot sull’indimenticato campione di formula1.

Alcuni sui corti animati come “Djuma”, “Senza Testa”, “for Pina” “Venditori ambulanti” sono in programma e in concorso nei più importanti festival internazionali dedicati all’animazione: Mercurio ha vinto nel 2018 come miglior cortometraggio ad Animaphix, Imaginaria, Animaevka e Tindirindis, menzione speciale al Pfa e Miglior colonna sonora al Fescimed.

MARCO CAZZATO

Marco Cazzato nasce nel 1975. Vive e lavora a Torino. Collabora, negli anni, con La Stampa, Tuttolibri, Einaudi, Corriere della Sera, Il Sole 24Ore, GRRRz Comic Art Books, Slow Food, Penguin Random House, Linus, Sony, Baldini Castoldi Editore,  ANIMAls Coniglio Editore, Torino Film Festival, Stresa Festival, Teatro Metastasio e molti altri.

Nel 2010 esce per Grrrzetic Editore il suo libro Mood, un’antologia ragionata sugli stati d’animo.

Nel 2016 il suo ultimo libro Album per GRRRz Comic Art Books. Tra le collaborazioni in ambito musicale ha realizzato le copertine dell’album “Canzoni per un figlio” dei Marlene Kuntz , di  “C’eravamo abbastanza amati” di Luci della centrale elettrica e “Alone” di Gianni Maroccolo.

Sempre per i Marlene Kuntz, ha curato il video “Il Partigiano” per la regia di Flavio Nani, mentre per Gianni Maroccolo ha curato insieme a Michele Bernardi il video in animazione de ” l’ Altrove”.

Ha realizzato inoltre  manifesti e curato l’immagine per molti eventi, tra i quali il Torino Film Festival 2011 e per La Traviata di Giuseppe Verdi e Tosca di Giacomo Puccini per la Stagione lirica di Spoleto 2012 e 2013, Guido Catalano Tour e molti altri. Best Illustrations European Newspaper Award 2014.

Gold Medal ( editoria e periodici) Annual Autori di Immagini 2015.

About Giulia Mannu

Nasce a Nuoro nel 1997. Dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 2016, comincia a studiare presso la facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche di Cagliari, intraprendendo l'indirizzo di Scienze Politiche.

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