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i figli della frettolosa

I figli della frettolosa: altri appuntamenti al Teatro Massimo

Ancora in scena al Teatro Massimo di Cagliari fino a domenica 15 dicembre lo spettacolo I figli della frettolosa, nuova regia di Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2018 miglior attore) e Gabriella Casolari, per la co-produzione di Sardegna Teatro con il Teatro dell’Elfo di Milano e la Fondazione-Luzzati Teatro della Tosse di Genova, in collaborazione con Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Milano e di Cagliari.

A seguito di un laboratorio di co-creazione, I figli della frettolosa nasce da piccole storie biografiche e affronta il tema della diversità, della crisi e della perdita, sia come racconto di un’esperienza personale fortemente caratterizzante, sia come metafora di una condizione esistenziale che oggi, sempre più sembra somigliare alla condizione esistenziale di un cieco (precarietà, instabilità, assenza di prospettiva). L’idea nasce da Gianfranco Berardi, attore e autore non vedente, e da Gabriella Casolari, attrice e autrice, che con la propria compagnia, in maniera reale e in maniera allegorica, utilizzano il tema della cecità e della mancanza come perno della propria poetica. L’intenzione è quella di condurre i partecipanti alla creazione di un atto unico in cui raccontare se stessi possa essere una maniera per raccontare il mondo e, al contempo, in cui raccontare la realtà che ci circonda possa essere il pretesto per conoscersi meglio. I figli della frettolosa affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”. In un mondo ipereccitato dal bombardamento di immagini e suoni, che sempre più neutralizzano i nostri sensi forti, vista e udito, l’attenzione dell’individuo è sempre più distante dalla vera conoscenza dell’essere, dell’esistenza.

Il punto di vista qui è allora quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, percependo la realtà circostante in modo differente. La cecità è messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona.

NOTE DI REGIA

Il nostro teatro parte da un’osservazione, da un ascolto della realtà che ci circonda, dal tempo in cui viviamo; tutto quello che accade è specchio di quello che avviene dentro di noi. Questo perché il nostro mondo personale, autobiografico e biografico viene messo in parallelo con il mondo che ci circonda. Cecità, il romanzo di Josè Saramago ha fornito un’ambientazione, un’atmosfera, un esempio di allegoria e metafora del mondo che volevamo raccontare, però non ci sono estratti, né riferimenti diretti. L’unica cosa simile è che anche noi abbiamo una donna salvifica che è Gabriella, il capo di questa armata Brancaleone che ci ha messo in piedi piazza dopo piazza e che ci salverà, ci guiderà verso la luce come guida me e tutti noi da anni verso la salvezza. (Gianfranco Berardi)

BIOGRAFIA

Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, incontra sulla scena l’attrice Gabriella Casolari, emiliana, con la quale inizierà un percorso che, dopo varie esperienze con diverse realtà produttive di calibro nazionale ed internazionale nel settore teatrale, cinematografico e radiofonico, convoglierà a maggio 2008 nella Compagnia Berardi Casolari. La poetica espressa dal gruppo appartiene a quella branca teatrale generalmente riconosciuta come teatro contemporaneo ed in particolar modo affonda le sue radici in quella corrente detta “nuova drammaturgia”. La compagnia ha sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea, scritte dagli stessi Berardi, Casolari e annovera al suo attivo già due pubblicazioni di opere. sI occupa principalmente di produzione, promozione e diffusione di spettacoli teatrali, con qualche parentesi dedicata alla formazione. Pur considerando prioritario l’aspetto popolare di ogni singolo lavoro, lo stile del duo apulo emiliano si muove fra il teatro tradizionale ed un linguaggio più sperimentale ed innovativo, tanto da definire i propri lavori vere e proprie “Tragicommedie”, in cui la miseria del vivere diventa spunto comico e la leggerezza veicolo per la riflessione.

About Alessia Sanna

Nata a Cagliari ma vive a Pula. Diplomata in lingue presso il liceo "Eleonora d'Arborea" di Cagliari e attualmente studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Cantante e amante della musica, ha partecipato a concorsi ed eventi musicali noti in Sardegna. Appassionata dei social media, giornalismo e spettacolo.

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