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LA VELA PRENDE CASA

La vela prende casa a Cagliari nel Molo Ichnusa

La vela nazionale prende casa a Cagliari. E’ stata inaugurata, accanto al quartier generale di Luna Rossa, al Molo Ichnusa del porto, la base operativa della Federazione italiana vela.

Prende vita la nuova sede della Federazione italiana vela: uffici della direzione e dell’amministrazione, personale, spazio meeting. Il molo ichnusa ospita la FIV con uno spazio anche per chi scende in acqua: palestra, zona relax e deposito attrezzature e mensa. L’area ex terminal crociere prende nuova vita.

Nella parte esterna sarà presente un’area per il rimessaggio delle barche. E al Molo Ichnusa ci sarà molto traffico: gli azzurri delle dieci classi olimpiche prepareranno le Olimpiadi di Tokyo, mondiali, europei e tutte le sfide più importanti.

Presente all’inaugurazione della sede di Cagliari il presidente nazionale della Fiv Francesco Ettorre. Insieme a lui anche la campionessa olimpionica di windsurf Alessandra Sensini, ora vicepresidente del Coni e direttore tecnico del settore giovanile.

Primi movimenti: a Cagliari c’erano ventiquattro velisti che, scortati dallo skipper Max Sirena, hanno potuto anche visitare la base di Luna Rossa. La scelta di Cagliari- è stato spiegato in conferenza stampa – non è stata casuale: molto apprezzati clima, vento e i servizi della città a pochi passi (basta attraversare la strada e si entra subito nel centro storico) dai “campi” di allenamento.

La FIV è una Federazione ben radicata sul territorio nazionale che conta più di centomila tesserati distribuiti in 735 circoli velici (dati al 2014). Nonostante il momento di difficoltà dell’intero  Sistema Paese, questi numeri rappresentativi del movimento velico italiano si mantengono stabili e in qualche area territoriale crescono in controtendenza con il dato medio di fidelizzazione del movimento sportivo.

L’organizzazione federale, il lavoro dei circoli velici, l’esclusivo sistema di Scuole Vela, con istruttori  qualificati, sono la garanzia di ingresso, ogni anno, per oltre 40.000 giovani nello sport velico; fra questi molti si avviano alla pratica agonistica, potendo scegliere tra innumerevoli tipologie di imbarcazioni che rispondono al nome di Classi. Si va dalle piccole derive giovanili, barche di 2-3 metri per una sola persona di equipaggio, alle derive più grandi e tecniche che sono anche classi olimpiche, alle barche con chiglia fissa, ai cabinati d’altura impegnati in regate costiere o d’altomare, fino alle grandi barche per le navigazioni oceaniche in solitario o in equipaggio dove i colori italiani hanno sempre avuto un ruolo distintivo.

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