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rita atzeri

Venerdì 13 settembre, verso la chiusura con Su Connottu, a Ilbono

Si avvia al rush finale con su Su Connottu l’undicesima edizione del NurArcheofestival, la rassegna organizzata dal Crogiuolo, con la direzione artistica di Rita Atzeri

Si avvia al rush finale su Su Connottu dell’undicesima edizione del NURARCHEOFESTIVAL, la rassegna organizzata dal Crogiuolo, con la direzione artistica di Rita Atzeri, che chiuderà i suoi Intrecci nei teatri di pietra domenica 15 a Villasimius, con un appuntamento fuori cartellone che vedrà protagonista Gisella Vacca nel recital – concerto TUTTO L’AMORE DEL MONDO. Si stanno, dunque, per mettere i sigilli su una edizione del NAF che ha visto sfilare personalità della scena nazionale come Elena Bucci, Laura Curino, Iaia Forte, Lucilla Giagnoni, Arianna Scommegna, Matteo Belli, Paolo Panaro, Gianluigi Tosto in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, fra Ogliastra e Nuorese, Sulcis Iglesiente, Marmilla e Oristanese, Bosa, Olbia.

Venerdì 13 settembre, a Ilbono, nell’area archeologica di Scerì verrà rappresentato alle 19 SU CONNOTTU, un classico del teatro sardo, scritto nel 1972 dal poeta, romanziere, drammaturgo nuorese Romano Ruju e portato in scena per oltre 300 recite dalla cooperativa Teatro di Sardegna. A qualcuno il nome di Pasqua Selis Zau, nota Paskedda Zau, non dirà nulla. Eppure è lei la popolana nuorese, madre, vedova, di dieci figli, che il 26 aprile del 1868 scatenò la sommossa popolare contro gli effetti della Legge delle Chiudende (il provvedimento legislativo emanato nel 1820 durante la dominazione sabauda in Sardegna, che autorizzava la recinzione dei terreni fino ad allora considerati, per tradizione, di proprietà collettiva, introducendo di fatto la proprietà privata), quando contadini e pastori  protestarono contro la volontà del Consiglio Comunale di Nuoro di voler privatizzare le terre pubbliche.

Quella rivolta  è passata alla storia come “Su Connottu”, dal grido levato da Paskedda, “A su connottu, torramus a su connottu!”, al “conosciuto”, alla consuetudine. Nell’opera di Ruju, poi arricchita dalle ballate di Francesco Masala e riscritta per la scena dal regista Gianfranco Mazzoni, la narrazione è affidata principalmente agli uomini. Nel racconto al femminile pensato dal Crogiuolo a dare lettura del testo tratto da Ruju, Masala, Mazzoni, adattato, saranno Rita Atzeri, Maria Grazia Bodio, Isella Orchis (due attrici storiche del Teatro di Sardegna) e Gisella Vacca: “Un tentativo, senza stravolgere i contenuti della narrazione, di riportare equilibrio alla vicenda, almeno sul piano interpretativo delle voci in scena”, specifica Atzeri.

Alle 17.30 la visita guidata all’area archeologica a cura della coop. Irei. NurArcheoFestival è organizzato da Il crogiuolo, su idea e progetto di Rita Atzeri, con il sostegno degli Assessorati del Turismo e della Cultura della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni di Bitti, Goni, Gonnesa, Ilbono, Lanusei, Loceri, Portoscuso, Talana, Tortolì, Villagrande Strisaili, Villaverde, e con il contributo dell’associazione ArcheOlbia.

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