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antonio faraò

Venerdì 23 agosto a Castelsardo il trio di Antonio Faraò e Dave Liebman

Appuntamento alle 21.30 nella Terrazza della Sala XI con il pianista italiano e l’artista statunitense Dave Liebman.

Ma il programma della giornata prevede anche il jazz flamenco dello spagnolo Antonio Lizana, il virtuoso del clarinetto basso Sauro Berti, le jam dei giovani musicisti del progetto Jaine l’incontro con Franco Bergoglio sulle musiche del 1969  Due stelle del firmamento musicale internazionale assieme per una serata di grande jazz. Ospiti della diciannovesima edizione del Musica sulle Bocche International Jazz Festival, venerdì 23 agosto arrivano a Castelsardo il pianista Antonio Faraò che ospita nel suo quartetto il grande sassofonista statunitense Dave Liebman. 

Appuntamento alle 21.30 nella Terrazza della Sala XI del castello dei Doria per un appuntamento straordinario che vedrà i due artisti avventurarsi tra nuovi brani originali e alcuni standard. Autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, Faraò è senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli americani. Dave Liebman è invece uno dei grandi protagonisti della generazione che traghettò le invenzioni di John Coltrane e Miles Davis verso il jazz-rock. Il loro concerto è tra gli eventi della stagione jazz italiana, ma la seconda giornata del festival organizzato dall’associazione Jana Projecte con la direzione artistica del musicista Enzo Favata proporrà anche il jazz flamenco dello spagnolo Antonio Lizana, il virtuoso del clarinetto basso Sauro Berti, l’incontro “1969: Guarda che Luna! Le musiche di un anno incredibile dall’allunaggio a Woodstock” con Franco Bergoglio, e le jam dei giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania, Sardegna, a Castelsardo per la residenza artistica inserita nel progetto Jain. 

Il programma di venerdì 23 agosto si aprirà alle 11.30 presso la Sala XI con la musica di Sauro Berti. Clarinetto basso del Teatro dell’Opera di Roma, il musicista vanta collaborazioni con le più importanti orchestre italiane, è apprezzato all’estero e ha suonato con artisti di fama internazionale come George Prêtre, Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Pierre Boulez e Zubin Mehta. Vero virtuoso dello strumento, Berti ha inoltre partecipato come solista al ClarinetFest 2008 di Tokyo e agli ultimi sei ClarinetFest svoltisi a Porto, Austin, Los Angeles, Lincoln e Assisi. Nutrita anche la produzione in studio, tra cui spiccano i cd “Suggestions” (Edipan) e “Solo Non Solo” (Parma Records).  Alle 19 protagonista in Piazza della Misericordia l’Antonio Lizana Trio. Cantante flamenco e sassofonista allo stesso tempo, capace di interpretare entrambi i ruoli con una grazia e una coerenza che lo rendono inimitabile, Lizana sarà accompagnato da José Manuel León alla chitarra flamenca e Adrián Trujillo alle percussioni. Nella sua performance l’artista ripercorrerà il viaggio dei suoi tre album “De Viento”, “Quimeras del Mar” e “Oriente”.

La sua musica attraversa il mondo intero, mescolandosi in maniera omogenea a flamenco e jazz, ricca della sua caratteristica sonorità, in una formazione che arricchisce la potenza espressiva dei singoli musicisti.  Non solo concerti ma anche momenti di riflessione sulla musica e su come opere e artisti hanno influenzato la società della loro epoca. “1969: Guarda che Luna! Le musiche di un anno incredibile dall’allunaggio a Woodstock” è il tema dell’incontro con Franco Bergoglio, autore del libro “I giorni della musica e delle rose” (Stampa Alternativa 2018). Sarà una conversazione che si arricchirà di ascolti guidati in cui Bergoglio parlerà delle musiche degli anni ’68 e ’69 e racconterà un pezzo della nostra storia attraverso quel potentissimo cocktail di rock, blues, prog, avanguardia, jazz, soul e funk che ha cambiato per sempre il nostro universo sonoro e non solo. Appuntamento alle 20 presso Piazza della Misericordia. dopo il concerto di Antonio Lizana. 

Alle 21.30 nella Terrazza Sala XI il festival Musica sulle Bocche ha l’onore di accogliere lo straordinario pianista italiano Antonio Faraò che ospita nel suo quartetto il sassofonista statunitense Dave Liebman, uno dei grandi protagonisti della generazione che traghettò le invenzioni di Coltrane e Miles Davis verso il jazz-rock. Sarà una serata dove Faraò e Liebman (affiancati da Ameen Saleem al contrabbasso e Bruce Ditmas alla batteria), si avventureranno in una esplorazione senza limiti tra di nuovi brani originali e alcuni standard.Autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, pianista ammirato da Herbie Hancock, Antonio Faraò è da mettere senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli americani. Non a caso nel 2015 e nel 2018 è stato invitato a Parigi e a San Pietroburgo all’International Jazz Day, evento mondiale del jazz organizzato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite, assieme a Herbie Hancock, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau, Branford Marsalis, Kurt Elling e molti altri artisti della scena jazz mondiale.

La carriera di David Liebman ha attraversato quasi cinquant’anni, all’inizio degli anni settanta come sassofonista / flautista dei gruppi di Elvin Jones e Miles Davis, continuando da allora come band leader. Ha suonato in oltre cinquecento registrazioni con quasi duecento sotto la sua guida e co-leadership. Le sue band nel corso degli anni hanno incluso musicisti famosi come John Scofield, Richie Beirach, Bob Moses, Billy Hart e altri. Attualmente insegna alla Manhattan School of Music ed è un docente ospite al Berklee College of Music. Nell’insegnamento jazz è un rinomato docente e autore di numerosi libri di riferimento, mentre l’autobiografia “What Is Is – La vita di un artista jazz” è uno sguardo affascinante sulla sua carriera. La grande notte della musica a Castelsardo proseguirà dalle 23 in Piazza del Novecentenario con il Jazz Club Night (ingresso libero). Un appuntamento che sarà animato dalle jam dei giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania, Sardegna, a Castelsardo per la residenza artistica inserita nel progetto JAIN – Jazz and Interculturalism”, co-finanziato dal programma comunitario Creative Europe e che prevede la permanenza in Sardegna per dieci giorni, dal 20 al 30 agosto, di trenta giovani musicisti che saranno impegnati in prove collettive, performance, concerti e jam session, accompagnati dai rappresentanti delle tre organizzazioni partner, Nisville Foundation, Syri Blu eJana Project.  

Il Festival Musica sulle Bocche è supportato da Unione Europea, Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Sport e Spettacolo e Assessorato al Turismo), Comune di Castelsardo e Fondazione di Sardegna. Il festival (il cui marchio “Musica sulle Bocche” è depositato dall’associazione Jana Project), inoltre fa parte dell’European Jazz Network, della rete italiana I-Jazz, del Sardinia Jazz Network, e da quest’anno è membro dell’ATS “Isola del Jazz” con i festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, “Calagonone Jazz Festival” e “Time in Jazz”. 

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