Il cantautore Domenico Imperato presenta “Bellavista”, il suo ultimo album di inediti per raccontare gli emarginati tra rock, pop e worldmusic.
Domenico Imperato è un cantautore metà uomo e metà chitarra. A 12 anni gli è stata regalata il primo strumento e da allora non ha mai smesso di fare musica. È un esploratore del mondo della canzone d’autore con metriche, parole, accordi e arpeggi nuovi. “Bellavista”, il suo ultimo disco uscito il 2 febbraio, arriva a tre anni dall’esordio di “Postura Libera” per espandere l’universo sonoro del primo album e costruire una nuova frontiera della canzone d’autore. L’album è un lavoro completo e maturo in cui il rock incontra il pop e l’elettronica si mischia alla world music. L’artista suona in modo contemporaneo ma rispetta la tradizione cantautorale italiana del passato, soprattutto nell’atteggiamento di empatia nei confronti dell’umanità che descrive.
“Bellavista” è un calderone di personaggi ai margini, esclusi e sconfitti, osservati alla lente di ingrandimento. Storie individuali e quotidiane, contemporanee e senza tempo, si mischiano in un girotondo di malinconie universali. Sono storie spesso tristi, che descrivono una realtà dura con sonorità calde influenzate dai tre anni vissuti da Domenico Imperato in Brasile. Grazie al sodalizio artistico con Arcuri, esplode il calore delle fanfare, delle percussioni e di tutta la sezione ritmica. Tra afro-blues danzanti e folk allegro, pop scanzonato e rock, spunta anche la partecipazione della cantautrice Erica Mou a impreziosire ulteriormente un brano come “Al matrimonio di due nostri amici”.
Ascolta l’intervista a Domenico Imperato.