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Associazione Onlus Semi di Pace: per il sostegno a distanza

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Associazione Onlus Semi di Pace: per il sostegno a distanza
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Partito il progetto Luce: nato dall’Associazione Onlus Semi di Pace. Intervista a Claudio Bondi

Nella nostra rubrica oggi parleremo del progetto Luce dell’Associazione Onlus Semi di Pace. Al telefono con noi c’è Claudio Bondi 

Per prima cosa come nasce l’associazione Semi di Pace, di cosa si occupa?

Nasce circa 30 anni fa. Si occupa di sostegno a distanza in vari paesi del mondo. Inoltre, si occupa di portatori di handicap sia in Italia con un progetto chiamato la Cittadella che accoglie bambini e adulti con handicap con un programma di intrattenimento. Non solo, sostegno a distanza in India e America Latina. Portiamo avanti  un progetto sanitario che è partito in Africa. 

In cosa consiste appunto il progetto luce e quali sono le sue finalità?

Il progetto luce nasce circa tre anni fa da un mio incontro con una suora del Burundi. Il Burundi è una nazione nel centro proprio dell’Africa, regione dei grandi laghi proprio sotto l’equatore. Questo suora mi raccontava della situazione drammatica dal punto di vista sanitario del paese che esce da una guerra civile di quasi 15 anni tra le fazioni uto e tuzzi.  Praticamente, gli ospedali stanno rinascendo in questo momento. Una situazione disastrosa, non ci sono specialisti per fare una visita occorre fare decine e decine di chilometri a piedi.

Noi abbiamo iniziato circa tre anni fa a portare la specialistica oculistica perché era quello di cui avevano più bisogno in  quella regione. In Burundi c’è un medico ogni 50.000 abitanti. Un oculista ogni milione di abitanti saranno pochi in tutto il paese. Un paese di sei milioni di abitanti. Praticamente noi abbiamo creato e allestito un ambulatorio acquistando tutte le attrezzature e allestito la sala operatoria. Abbiamo iniziato con  un ambulatorio quindi visitando pazienti rendendoci conto che serviva una sola operatoria oculistica quanto meno per operare i bambini e adulti di cataratta.

Quanto sono diffusi questi problemi di vista tra la popolazione locale e come mai?

La diffusione è pressoché paragonabile alla nostra in Europa. Il problema è che  non è accessibile la sanita. La cataratta è come da noi, anche se un pochino di più legata un batterio che porta una malattia. Però, il problema è che mentre da noi appena hai un paziente si va a visitare e viene operato immediatamente. La giù, questo è impossibile. E’ praticamente un paziente  cieco colui che ha la cataratta. Con un piccolo intervento si riesce a ridare la vista a questo paziente che altrimenti avrebbe un handicap completamente invalidante perché non vedono assolutamente niente. 

About Noemi Dessì

Ho 21 anni e sono una studentessa di Scienze della Comunicazione. Mi piace ascoltare musica,leggere, guardare film e serie TV.....ma sopratutto scrivere!