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“Andando via”: tributo alle donne,a marzo, a Cagliari

L’Auditorium del Conservatorio di Cagliari ospiterà il debutto dello spettacolo teatrale “Andando via, omaggio a Grazia Deledda”

L’Auditorium del Conservatorio di Cagliari ospiterà il debutto dello spettacolo teatrale “Andando via. Omaggio a Grazia Deledda”. Il monumento che Maria Lai ha dedicato nel 2011 alla scrittrice Premio Nobel torna ad essere protagonista un anno dopo la presentazione ufficiale della sua versione tessuta.

Il 9 marzo 2019, fu Nuoro ad accogliere l’opera corale che ripropone sotto forma di arazzi le undici colonne in cemento e le sagome in ferro battuto disegnate dall’artista di Ulassai. Un progetto che va molto oltre la mera riproduzione poiché, come sosteneva la stessa Maria Lai, “da ogni opera d’arte può nascere un’altra opera d’arte”. Questo è uno degli obiettivi per cui è stato ideato il progetto che porta lo stesso nome del monumento originale, ma non l’unico. L’intera operazione prevede, infatti, numerose declinazioni:

  • la possibilità per il monumento di essere conosciuto ovunque grazie alla mostra itinerante;
  • la valorizzazione del lavoro delle tessitrici di Sardegna, un aspetto particolarmente caro alla stessa Maria Lai che collaborò spesso con i laboratori tessili per la realizzazione delle sue opere d’arte. Per questo stesso motivo, la Regione Autonoma della Sardegna lo ha riconosciuto come primo progetto di filiera della tessitura;
  • l’ideazione di uno spettacolo teatrale che dà voce ai personaggi femminili dei romanzi di Grazia Deledda raffigurati nel monumento: Cosima, Olì, Maria Noina, La Madre, Annesa, Marianna Sirca e le dame Pintor.

Donne che dovevano aver colpito, così come la loro madre letteraria, la sensibilità dell’artista, tanto da averle rese ancora protagoniste sotto nuove spoglie. Le sagome essenziali e spigolose con cui le ha rappresentate raccontano i caratteri risoluti che le contraddistinguono. Quegli stessi caratteri che, interpretati dalle attrici Maria Loi, Manuela Ragusa, Maria Grazia Bodio, Isella Orchis, Gisella Vacca, Monica Zuncheddu, Miana Merisi, Carla Orrù, Rita Atzeri con la sceneggiatura originale scritta da Neria De Giovanni, prenderanno vita dalla scenografia rappresentata dagli arazzi tessuti dalle tessitrici sarde. Un circolo virtuoso che ha visto un monumento moderno, fisso e inamovibile, nato dall’estro di una donna, trasformarsi in opera tessile grazie ai saperi antichi di altre abili donne, per diventare, infine, un mezzo attraverso cui dare spessore terreno e carnale ai personaggi letterari – donne anch’esse – della massima scrittrice sarda.

Lo spettacolo

Oltre alle protagoniste femminili di Grazia Deledda, viene interpretato anche il portale cubico di accesso al monumento originale attraverso la performance della danzatrice Claudia Tronci.

La colonna sonora originale è stata composta appositamente per lo spettacolo da Luca Pincini ed è eseguita da Gilda Buttà, Raoul Moretti, Gavino Murgia e dallo stesso Pincini.

Gli abiti di scena, interamente fatti a mano, sono stati creati dalla Sartoria Sorelle Podda, mentre gli scialli delle attrici sono stati disegnati e realizzati dall’atelier Inveloveritas.

La direzione artistica e la regia dello spettacolo sono di Giuditta Sireus, mentre il coordinamento teatrale è di Rita Atzeri.

Il progetto

Andando via. Omaggio a Grazia Deledda” è la riproduzione tessuta dell’opera d’arte omonima realizzata da Maria Lai a Nuoro.

Il progetto ha unito venticinque laboratori tessili nella realizzazione di un’opera corale e ciascun arazzo è stato tessuto secondo la tradizione tessile della comunità di provenienza.

Grazie alla collaborazione dell’Archivio Maria Lai e della sua presidente Maria Sofia Pisu, la designer Paulina Herrera Letelier ha convertito in modelli da tessere i disegni originali di Maria Lai affinché potessero dare vita alla riproduzione delle facciate delle colonne che compongono il monumento. Andando via” è il primo progetto di filiera della tessitura e comprende attualmente, oltre allo spettacolo teatrale, una mostra itinerante e un documentario realizzato dal regista Francesco Casu.

Per il suo alto valore artistico e culturale, l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di ventitré Comuni sardi, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, oltre al sostegno di numerosi partner pubblici e privati.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia nata a Sassari, ma vivo a Cagliari dalla quinta elementare. Diploma di Liceo scientifico, laurea triennale in filosofia. Passione per il giornalismo e l'informazione.

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