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think local Eroi normali

Think Local: eroi normali per città meno buie

Tutti noi possiamo essere eroi normali e alcuni già lo sono. Una riflessione che nasce da questi lungi mesi fatti di lockdown più o meno “light” e DPCM che ci hanno stravolto la vita ma non dobbiamo per questo rinunciare al nostro senso civico

Nasce la campagna di sensibilizzazione Think Local dove tutti siamo eroi normali e aiutiamo il nostro paese, le nostre città, i nostri quartieri, le nostre vie a non diventare buie.

La campagna nasce dalla consapevolezza che il commercio locale ha bisogno dell’aiuto di ciascuno di noi. Questo non solo per aiutare l’economia ma per aiutare anche noi stessi, le nostre città, la nostra qualità di vita. Un’insegna che si spegne è una città sempre più buia, desolata, spenta. Natale è l’occasione giusta per iniziare a fare la cosa giusta, comprare locale è investire sul futuro di tutti.

Acquistare localmente è un gesto di consapevole responsabilità sociale. Si può decidere di fare un dono o prendere un pacco… noi siamo per il dono, e tu?

Questo il claim della campagna di sensibilizzazione ideata da un gruppo di imprenditori, impiegati, professionisti, cittadini che si sono uniti in un action thank per mettere a disposizione una parte del proprio tempo per sviluppare progetti di pubblica utilità. Il tutto attraverso un uso intelligente del digitale affinché da tutta Italia, e non solo, sia possibile fornire il proprio contributo.

Massimiliano Molese: Eroi Normali

“Durante il lockdown – afferma Massimiliano Molese ideatore dell’action thank Eroi Normali – oltre a dover mettere in sicurezza con i miei soci l’azienda con oltre 200 dipendenti ed il pensiero di avere tante famiglie sulle spalle, la cosa che saltava di più all’occhio era sicuramente quanto molti lavori venivano dati per scontati ma in realtà avevano un qualcosa di eroico. La cassiera del supermercato, il benzinaio, il tabaccaio, gli spazzini, ciascuno con il suo operato è stato eroico e il loro lavoro ci è servito per aiutarci. Dobbiamo ridare valore al senso civico che per troppo tempo abbiamo abbandonato reputando che fosse stupido impegnarsi per il nostro paese mentre era più importante pensare solo alle nostre aziende.”

Come partecipare

Ciascuno di noi può partecipare alla campagna attraverso un semplice gesto per poi condividerlo. Il mondo social e digitale in questa campagna non dev’essere un concorrente. Piuttosto, potrebbe essere un mezzo per diffondere quanto più possibile tutte le realtà locali. Soprattutto in questo particolare momento in cui si trovano in difficoltà, permettendo così alle nostre città di diventare meno buie.

Mettere a disposizione il proprio canale social può sembrare una cosa banale. In realtà è un gesto piccolo ma grandissimo, perché può fare da cassa di risonanza a tante piccole realtà imprenditoriali e supportarle e sostenerle al loro ingresso nel mondo digitale.

La campagna Think Local non conosce regione, non conosce città non conosce dialetto, è Italiana.

Spesso si pensa che il commerciante debba essere salvato solo per un suo guadagno. In realtà lo spegnersi di un’insegna porta delle conseguenze su tutti noi con problemi di sicurezza sociale, ordine pubblico, deprezzamento delle strade. Impatterebbe, quindi, sulla vita di ciascuno di noi.

About Maura Piras

Studentessa di Beni Culturali, storico-artistici. Appassionata di arte contemporanea e fotografia. Mi affascina il cinema all'aperto, il vintage a la musica dal vivo.

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