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L'Hermaea

L’Hermaea si rialza: che colpo a Torino!

L’Hermaea si rialza: che colpo a Torino! Le biancoblu chiudono l’anno con una prestazione straordinaria.

L’Hermaea si rialza: che colpo a Torino! Le biancoblu chiudono l’anno con una prestazione maiuscola sul campo del CUS, superato in tre set al PalaGianniAsti. È dolcissimo il finale d’anno dell’Hermaea, che con una prova di grande autorità sbanca il PalaGianniAsti di Torino per 3 set a 0, nel recupero della 9/a giornata d’andata della Serie A2.

Le olbiesi hanno dominato la gara dall’inizio alla fine e portando a casa con pieno merito la quarta vittoria in stagione. Infatti, consente di agganciare proprio le torinesi in classifica e di continuare a sperare nell’aggancio alla Poule Promozione.

La gara

Giandomenico deve fare a meno di Coulibaly e Ciani ma ritrova Korhonen, di nuovo disponibile dopo l’infortunio alla caviglia. In avvio la finlandese si mostra subito aggressiva e guida l’Hermaea fino al +5 (12-7) dopo il punto a punto iniziale. Il tecnico di casa spende il due timeout a stretto giro di posta e le sue danno dei timidi segnali di ripresa accorciando fino al -4 (18-14).

Stavolta è il tecnico olbiese a intervenire, e la squadra ne trae immediato beneficio. Ghezzi è implacabile, mentre le piemontesi non riescono più e mettere un singolo pallone a terra. Il primo set, dunque, è affare dell’Hermaea, che se lo aggiudica con sicurezza su un eloquente 25-14.

Le prime fasi del secondo set sono caratterizzate dall’equilibrio: le due squadre vanno a braccetto fino a quota 9, poi Joly affonda il colpo con un diagonale potente che vale il +3. La formazione di Chiappafreddo fatica a trovare contromosse e si stacca fino al 18-14, arrivato dopo un muro punto di Ghezzi e un ace di Angelini. Le padrone di casa mettono quattro punti in fila e ritrovano la parità, con coach Giandomenico che opta per il cambio di diagonale inserendo l’esordiente Nenni e Zonta.

Le galluresi mostrano solidità mentale e non cedono di fronte alla reazione torinese, ritrovando il vantaggio sul 21-19. La fiammata biancoblu sorprende il CUS. Korhonen conquista la palla set, Torino annulla la prima, ma non può nulla sul muro vincente della finlandese che inchioda Pinto (25-21).

Spalle al muro, il CUS si riprova in avvio di terza frazione toccando il 7-4 con Vokshi. L’Hermaea non si scompone e in breve tempo rimonta e sorpassa affidandosi alle giocate di un’ottima Korhonen (vantaggio sul 9-7). Le padrone di casa perdono la verve iniziale, e le isolane approfittano per avanzare fino al +7 (16-11). Chiappafreddo gioca il tutto per tutto, ma le galluresi ne hanno di più e prendono il largo sul 20-14.

Gli ultimi assalti torinesi sono affidati all’instancabile Vokshi, che trascina la sua squadra e la porta sul -1 (21-22). Giandomenico interviene e l’Hermaea non si volta più: Korhonen si prende la match ball, Torino annulla il primo tentativo, ma poi ha la meglio lo straripante opposto finlandese dell’Hermaea, che chiude i conti sul 25-22.

Il presidente Sarti

Il presidente Sarti: “Commentare un 3-0 fuori casa è paradossalmente complesso: la squadra si è espressa davvero molto bene. E sono felice della prestazione di ogni giocatrice. Se proprio devo citare dei singoli, però, faccio i nomi di Sara Angelini, che è tornata a esprimersi su grandi livelli. E Piia Korhonen, che nonostante fosse al rientro da un infortunio ha sfoderato delle giocate decisive nei momenti clou. Vincere a Torino non era per niente facile: il CUS era la nostra bestia nera, e noi arrivavamo da un periodo complicato. Siamo contenti ma restiamo umili: vogliamo giocarci ogni partita senza guardare più la classifica. Concludo con una battuta: mi perdoneranno gli amici del CUS Torino, coi quali ho dei bellissimi rapporti, ma vincere contro i ‘sabaudi’, da sardo, ha sempre un sapore speciale”.

Coach Giandomenico

Coach Giandomenico: “Questa vittoria significa fiducia – afferma – nel pre-partita ho detto alle ragazze che sarebbe stato fondamentale vincere il primo set. Per acquisire quella consapevolezza che mancava da troppo tempo ormai. Sono felice per tutti ma in particolare per le ragazze, perché le ho finalmente riviste giocare con il sorriso e da squadra con gli attributi. Voglio inoltre elogiare tutto il mio validissimo staff: Stefano Cadoni, il mio vice, lo scoutman Antonio D’Ambrosio e il tattico Michelangelo Anile. Mi hanno aiutato tantissimo prima e durante la partita. E desidero rivolgere un ringraziamento anche al nostro preparatore Antonio La Licata per il suo prezioso lavoro. Avanti Hermaea! Siamo tornati”.

About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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