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Shopping di Natale tra strade piene e assembramenti

Shopping di Natale tra strade piene e assembramenti

Inizia lo shopping di Natale. Strade piene e assembramenti: scoppia la polemica.

Primo weekend di shopping con i negozi aperti nelle Regioni passate da rosse ad arancioni ed è subito polemica per gli assembramenti. Lo shopping natalizio, che ha fatto registrate folle e code da Milano a Torino, fino a Roma, ha provocato subito la reazione di politica e scienziati. “E’ sconcertante che le persone stentino a comprendere la gravità della situazione e il fatto che queste situazioni dipendono dai comportamenti di ognuno di noi”.Dice la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. “Siamo tutti tenuti in questo momento a comportamenti virtuosi. Io capisco che devi fare le compere, però non credo che se si va tutti lo stesso giorno migliori. E soprattutto, quando vedi che c’è una situazione così, o cambi zona o torni a casa e rimandi. Questo non è un bel segnale, non conforta”.

I commenti sulle riaperture

“Ho fatto un’ordinanza precisa per disciplinare i centri commerciali, per la rilevazione della febbre e lo scaglionamento degli ingressi. Quindi, dove ho potuto intervenire con ordinanze regionali l’ho fatto. Però quello che ho visto ieri in alcune vie di Torino mi riporta con la mente all’estate e questo non possiamo permettercelo”. Per questo, annuncia Cirio, “chiederò al prefetto di Torino interventi rigorosissimi. So che è già stato fatto tanto, che le forze dell’ordine si sono impegnate ma evidentemente non basta”. Per il presidente della Regione Piemonte “quello che è successo ieri a Torino” è “inaccettabile”.

Duro anche il commento del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia: “È inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro, è naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole”. Mentre il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, suggerisce: “Mi chiedo: perché se in via del Corso a Roma o nelle strade dello shopping di altre città ci sono troppe persone, non si interviene e non si impone il numero chiuso?. Dice a Il Messaggero. Mi pare difficile spiegare che è necessario limitare gli spostamenti tra Regioni se si accetta che, per gli acquisti di Natale, ci siano assembramenti per strada o nei centri commerciali”.

Di fronte alle immagini arrivate dalle vie dello shopping, l’infettivologo Massimo Galli sottolinea: “se non si mantengono le precauzioni non potremo che rivedere una situazione simile a quella che abbiamo già vissuto”, arrivando cioè a una nuova ripresa del contagio. “È fatale che sia così”, dice il primario dell’ospedale Sacco di Milano avvertendo che “abbiamo ancora moltissimo virus che circola”.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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