Il sensore potrebbe rivelarsi molto utile nel contesto della cosiddetta Internet delle cose.
Sviluppato dall’Istituto di Scienza e Tecnologia di Corea (KIST). Il sensore tattile che funziona con elettricità statica potrebbe risolvere uno dei problemi principali riguardo i sensori. Spesso infatti si fa ricorso alle batterie ma queste inficiano il peso finale del dispositivo e non sono molto pratiche per le loro dimensioni. Inoltre, le batterie devono essere ricaricate e dopo un certo periodo di tempo inevitabilmente sostituite.
Il team di ricercatori è guidato da Seoung-Ki Lee. L’equipe ha sviluppato un sensore tattile funzionante con elettricità statica che migliora l’efficienza della tribo-elettrificazione di oltre il 40%.
La struttura è fatta grazie al bisolfuro di molibdeno con la collaborazione di Chang-Kyu Jeong, professore di Ingegneria dei Materiali. Per rimpicciolire il generatore triboelettrico i ricercatori hanno fatto ricorso al disolfuro di molibdeno. Il disolfuro di molibdeno è un materiale semiconduttore bidimensionale, praticamente sottile quanto un atomo.
Il disolfuro di molibdeno è stato applicato sopra un sensore tattile molto sottile. Che può essere utilizzato, per esempio, anche come un touchpad o un display touchscreen del tutto autoalimentato, flessibile e leggero. Con una piccolissima pressione il display può riconoscere i segnali tattili anche. “Questa è stata la prima volta che una tecnica di sintesi del materiale che coinvolge la sintesi di un materiale semiconduttore bidimensionale e l’applicazione di stress interno allo stesso tempo è stato implementato”, spiega Lee.