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Il Radiotelescopio di Arecibo sarà smantellato

 

L’iconico radiotelescopio di Arecibo verrà smantellato secondo un comunicato emesso nel corso di una conferenza stampa da Sean Jones, vicedirettore della National Science Foundation (NSF).

L’annuncio arriva a seguito di due profondi danni, causati dalle rotture di due importanti cavi avvenute entrambe negli ultimi mesi, che hanno portato praticamente questa struttura al collasso.

Non può più essere riparato

Dopo essere sopravvissuto ad uragani e terremoti, ora il radiotelescopio si trova in uno stato in cui praticamente non può più essere riparato. Soprattutto perché ogni tentativo di riparazione, secondo gli esperti, potrebbe mettere seriamente in pericolo la vita del personale preposto alla stessa riparazione.
Si è trattata, comunque, di una decisione che non è stata facile da prendere. Come ammette lo stesso Jones:: “Comprendiamo quanto Arecibo significhi per la comunità [della ricerca] e per Porto Rico”.

La struttura intera del telescopio può crollare

La vera minaccia è che la struttura intera del telescopio possa crollare, ad esempio a seguito di una scossa o di un altro uragano. L’intera strumentazione superiore del radiotelescopio, pesante più di 900 tonnellate, è infatti sospesa a 137 metri sopra l’antenna parabolica. E proprio questa struttura potrebbe crollare sulla parte sottostante portando poi al crollo anche delle tre torri e del resto degli altri cavi.
Si tratterebbe di un collasso inaspettato e incontrollato che potrebbe produrre danni ben più gravi di una eventuale disattivazione controllata. Come spiega Ralph Gaume, direttore della divisione di astronomia della NSF durante la conferenza stampa.

Cenni storici

Il radiotelescopio di Arecibo è stato in funzione per 57 anni ed è stato uno dei radiotelescopi più usati da astronomi e scienziati. Lo stesso osservatorio è apparso più volte in varie produzioni cinematografiche e televisive. Ha avuto ancora più risalto quando, durante gli anni 90, il progetto SETI ha cominciato ad avere molta più ampia diffusione mediatica.

Il radiotelescopio fu danneggiato già nel 2010 a seguito di una serie di uragani, tra cui l’uragano Maria, eventi che procurarono già allora serie preoccupazioni riguardo alla stabilità strutturale.
Nell’agosto del 2020 e nel novembre del 2020, poi, sono avvenute due importanti interruzioni di due cavi che sorreggono la struttura. Questi due ulteriori danni sono state probabilmente le gocce che hanno fatto traboccare il vaso e che hanno convinto i responsabili e gli esperti a disattivarlo e a demolirlo in sicurezza. Cosa che porrà fine a quasi sei decenni di missioni esplorative radioastronomiche.

Più importanti scoperte

Tra le più importanti scoperte rese possibili grazie al radiotelescopio di Arecibo ci sono quello relativo al periodo di rotazione di mercurio intorno al Sole, stimato in soli 59 giorni, e quella relativa alla prima prova concreta riguardo all’esistenza delle stelle di neutroni. Inoltre il radiotelescopio, durante gli anni 90, ha aiutato gli astronomi a scoprire e a classificare i primi pianeti extrasolari (quelli intorno alla pulsar PSR B1257+12). Durante gli anni 2000, lo stesso radiotelescopio ha dato un contributo enorme per quanto riguarda l’osservazione delle raffiche di emissioni radio provenienti da varie fonti.

Messaggio di Arecibo

Inoltre nel novembre del 1974 fu proprio da questo radiotelescopio che fu inoltrato nel cosmo il famoso messaggio inviato in direzione dell’ammasso globulare M13 (distante circa 25.000 anni luce da noi) e progettato da alcuni noti scienziati tra cui Frank Drake e Carl Sagan.
Il messaggio ha comunque rappresentato, fin dal momento della sua diffusione, una sorta di dimostrazione delle conquiste tecnologiche da parte degli esseri umani piuttosto che un tentativo vero di entrare in comunicazione con civiltà extraterrestri evolute.

 

 

 

About Roberta Pau

Nata e cresciuta a Cagliari, attualmente laureanda in lingue e comunicazione. Lavoratrice, amo viaggiare e ho una grande passione per ogni forma d'arte.

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