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Decreto “Ristori” bis approvato nella notte: le novità

Decreto “Ristori” bis approvato nella notte: le novità

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte il decreto “Ristori”: il provvedimento bis che dovrà sostenere le categorie penalizzate

Approvato nella notte il decreto “Ristori” il provvedimento bis che dovrà sostenere le categorie economiche che verranno penalizzate dalle misure restrittive del Dpcm del 4 novembre scorso. La cifra stanziata è cresciuta passando da una somma prevista nelle bozze iniziali di 1,5 – miliardi a 2,9 miliardi. Saranno ,dunque, queste  le risorse messe in campo dal decreto Ristori bis appena approvata. Un allargamento del plafond che bisognerà capire da quali voci di spesa sarà generato. Sono previste agevolazioni per il pagamento delle imposte. Inoltre degli affitti e l’ampliamento delle categorie che beneficiano dei finanziamenti a fondo perduto.

Il rimborso

Il complicato meccanismo di rimborsi che il governo sta costruendo segue due binari. Da un lato, estendere i ristori ai settori che saranno colpiti dalle nuove misure restrittive a livello nazionale. Ad esempio i centri commerciali che dovranno chiudere nel weekend o i musei. Ma anche a tutti quei comparti che sono rimasti tagliati fuori dagli aiuti come i bus turistici, gli ambulanti, il settore del wedding o le pizzerie e le rosticcerie, penalizzate dal coprifuoco che scatterà alle 22.

Dall’altro, integrare gli indennizzi per le attività che hanno già ricevuto i ristori. Inoltre saranno ulteriormente colpite dalle restrizioni come bar e ristoranti, già costretti a chiudere alle 18, e che dovranno fermare del tutto l’attività nelle zone rosse. L’impianto è quello già previsto. Contributi a fondo perduto, parametrati a quelli di primavera, con bonifico automatico per chi li ha già ricevuti e dietro presentazione di domanda, quindi con tempi piu’ lunghi, per i nuovi beneficiari. In aggiunta la cancellazione della seconda rata Imu, gli sgravi sugli affitti per tre mesi e la sospensione dei versamenti contributivi.

I dati

Con il primo decreto Ristori, approvato dal Consiglio dei ministri il 27 ottobre, il deficit è salito al 10,7%, dal 10,5% indicato nel Documento programmatico di bilancio, rimanendo sotto il tetto fissato del 10,8% fissato dalla Nadef.

Il margine da qui alla fine dell’anno è quindi dello 0,1%, circa 1,7 miliardi che saranno utilizzati, insieme ad altri risparmi di cassa, per creare un fondo da circa 2 miliardi da cui attingere, di volta in volta, per gli indennizzi, anche in base all’evoluzione della pandemia che potrebbe portare a nuove chiusure. C’è poi il fondo da 4 miliardi stanziato con la Legge di bilancio, varata salvo intese ma non ancora approdata alle Camere.

Giuseppe Conte

Il governo, come ha annunciato il premier Giuseppe Conte, è comunque pronto a tornare in Parlamento per richiedere un nuovo scostamento di bilancio. Di fatto con l’ultimo scostamento approvato a luglio il Parlamento ha già autorizzato uno sforamento del deficit fino all’11,9%. Uno spazio che potrebbe quindi essere utilizzato modificando i saldi della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza con una procedura parlamentare piu’ semplice dello scostamento. 

About Roberta Dessì

Sono una studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Ho 21 anni e vivo a Cagliari. Mi piace studiare ma in particolar modo mi piacciono materie che riguardano la comunicazione pubblica, d'impresa e la pubblicità. Inoltre, in linea con il percorso di studi che ho scelto, seguo molto volentieri le lezioni sul marketing e la comunicazione. Non sto mai ferma e nel tempo libero mi piace fare sport, ascoltare musica o seguire serie TV e film. Adoro viaggiare e mi piacciono molto gli animali.

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