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“The Halley Solo” di Fabrizio Favale

Festival Internazionale Nuova Danza All we can do is dance”

The Halley Solo” di Fabrizio Favale sabato 17 ottobre dalle 20.30 al Giardino Sotto le Mura di Cagliari per il Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya. Con lo slogan “All we can do is dance”: sotto i riflettori Vincenzo Cappuccio.

«Come evento di natura, il danzatore appare nella semplicità disarmante della sua danza che non fa altro che realizzarsi in arabeschi e ghirigori». Fabrizio Favale è l’autore di una coreografia che «come ad imitare la traiettoria di un corpo celeste che si proietta all’infinito in un ciclico ritorno».

Venerdì 16 ottobre alle 20.30 la conferenza di Caterina Di Rienzo dal titolo “Immaginare la danza”. Sull’idea della creazione artistica e la presenza/assenza del corpo e a seguire lo spettacolo “Zatò e Ychi” di e con Valeria Russo e Lucas Delfino. Per la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e la Serata Finder. Giovani Autori dell’Accademia Nazionale di Danza con Francesca Rapicano, Maria Cardone e Roberta Abate.

Infine, debutta in prima nazionale e chiude la terza settimana del Find 38. Domenica 18 ottobre alle 19 al Giardino Sotto le Mura di Cagliari – “Lughente e Sùtile Lughe” di Tiziana Troja e Valentina Puddu, firmata LucidoSottile.

Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya continua fino al 30 ottobre con incursioni urbane e spettacoli al Giardino Sotto le Mura di Cagliari. Dal 28 al 30 ottobre al Teatro Civico di Sinnai. Il debutto di “Four” con la nuova produzione dell’ASMED/ Balletto di Sardegna. per saperne di più: https://www.findfestival.org

Il coreografo

Nato a Velletri nel 1969. Full scholarship all’American Dance Festival, Duke University, USA nel 1990. Fabrizio Favale, padre di The Halley Solo, come danzatore nel 1996 riceve il “premio della critica come miglior ballerino italiano dell’anno”. Come coreografo nel 2011 la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. Dal 1991 al 2000 è stato danzatore per la compagnia Virgilio Sieni. Nel 1999 fonda il gruppo Le Supplici.

Le sue opere, oltre a The Halley Solo, hanno ricevuto premi per le coreografie in Spagna, Germania e Serbia. È ideatore di una serie di progetti indipendenti dedicati alla ricerca tra cui: “Piattaforma della Danza Balinese” per il Festival di Santarcangelo e “Circo Massimo” per il Teatro Duse di Bologna. Collabora con musicisti internazionali come Mountains, Teho Teardo, Daniela Cattivelli. Recentemente il lavoro Ossidiana è stato invitato alla Biennale de la Danse de Lyon e Circeo è coprodotto dal Théâtre National de la Danse Chaillot, Parigi. Il suo lavoro, The Halley Solo è da questo di vista esplicativo,  si basa principalmente su un linguaggio astratto personale. Ma spesso si riferisce a immagini che provengono dalla cultura arcaica, pagana, paesaggistica e italiana.

Performances “in vetrina”

Per un nuovo appuntamento con “Showindows” 2020 – sempre domani dalle 17.30 alle 20 (in replica il 21 e il 24 ottobre, sempre dalle 17.30 alle 20) nei negozi del centro storico di Cagliari: brevi coreografie pensate e danzate da Lucas Delfino e Valeria Russo, in scena con Chiara Mameli e Luca Massidda, per il progetto dell’ASMED che mira a trasportare la danza in luoghi insoliti e “animare” la città con surreali “microstorie” – da “Donna Fiore” a “Dreamers” al ritratto dell’ “Uomo al contrario” – tra ironia e poesia.

Nella cornice del Giardino Sotto le Mura di Cagliari

Quasi un “teatro” en plein air, impreziosito dalle sculture di Pinuccio Sciola Venerdì 16 ottobre dalle 20.30 Caterina Di Rienzo (affermata danzatrice e coreografa, Dottoressa di ricerca in Filosofia e capo redattrice della rivista di studi culturali e di estetica “Ágalma” fondata da Mario Perniola) proporrà una riflessione sul tema “Immaginare la danza” tra la creazione di una partitura originale e la presenza/assenza del corpo; a seguire “Zatò e Ychi” – nuova produzione dell’ASMED con le coreografie di Valeria Russo e Lucas Delfino, anche protagonisti sulla scena al ritmo delle percussioni di Marco Caredda e Cinzia Curridori, per la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e poi la Serata FINDER – Giovani Autori dell’Accademia Nazionale di Danza con i lavori di Francesca Rapicano, Maria Cardone e Roberta Abate.

Infine, chiuderà la terza settimana del FIND 38 (che prosegue fino al 30 ottobre tra performances e spettacoli a Cagliari e Sinnai) – domenica 18 ottobre alle 19 – la prima di “Lughente e Sùtile Lughe” di LucidoSottile – coreografia di Tiziana Troja e Valentina Puddu (che ne è anche l’interprete), con la collaborazione alla coreografia di Michela Laconi e sound design di Davide Sardo. Tra mito e fiaba, la pièce racconta la storia di «Elena, una donna che possiede il dono sovrannaturale di modificare la sorte delle persone, strappandole dalle braccia della morte e concedendo loro una nuova opportunità di vita».

Una creatura potente e fragile

Una creatura potente e fragile, il cui potere di mutare il corso degli eventi a arrestare l’ineluttabile ha però un prezzo altissimo, quello del sacrificio di sé. Un dilemma si codifica in una partitura ricca di pathos, sottolineata dalla musica di Dusty Kid e dal canto di Elena Ledda, in un’atmosfera sospesa tra passato e futuro. «Elena, dal greco” Elène” fiaccola, scintillante, splendente, è anch’essa avviluppata nel suo stesso destino: il filo della vita» – si legge nelle note. «Il filo della vita che lei comanda, e che inversamente la comanda a sua volta, la domina e la imprigiona, generando una danza dominatrice e tormentata. Elena compie azioni per innestarsi nella morte e bloccarne l’esito. Queste azioni la indeboliscono: volta dopo volta perde un po’ della sua, di vita. Elena muore per salvare qualcuno, per poi tornare in vita e ricominciare».

About Francesca Dessì

Ho 23 anni e una grande voglia di mettermi in gioco

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