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Giornata Mondiale del Risparmio o Halloween?

Non solo Halloween: per molti di noi da 94 anni a questa parte, oggi 31 ottobre, si celebra anche la Giornata Mondiale del Risparmio

Il 31 ottobre, ormai anche per le culture non anglosassoni, si identifica con la festa di Halloween, la vigilia di Ognissanti. Da 94 anni a questa parte, però, in questo stesso giorno si celebra anche la Giornata Mondiale del Risparmio. Tuttavia, dopo gli anni ’80, il 31 ottobre ha fatto sempre più pensare ad Halloween piuttosto che al risparmio. Ma, dopo la crisi del 2008, dieci anni fa, ormai, si è tornati a concentrarsi maggiormente sull’importanza del risparmio.

Essere organizzati da un punto di vista finanziario può portare a notevoli benefici economici anche nel quotidiano. Disporre di maggiori somme, inoltre, ci permette di avere maggiori risorse da investire. Non solo, diminuire gli sprechi e le possibilità di vedere i nostri risparmi erosi dall’inflazione.

La parola d’ordine, dunque, è “Risparmiare”.Non solo oggi ma, quando è possibile, durante tutto il resto dell’anno. Affinché questo sia possibile, però, bisogna partire da un’organizzazione diligente e consapevole del proprio calendario finanziario.

Giornata mondiale del Risparmio: la storia

La Giornata mondiale del risparmio nasce nel 1924 a Milano. Nell’ambito del “1° congresso internazionale del risparmio”. Questo, si svolse dal 26 al 31 ottobre. Durante l’ultima giornata di lavori il professor Filippo Ravizza, direttore della Scuola della Camera di Commercio di Milano, ebbe la felice intuizione di proporre la creazione di un momento simbolico e significativo. Così che fu istituita la Giornata mondiale del risparmio.

Siamo in ambito bancario, ed è proprio all’interno di quel contesto che fu avvertita prima che altrove l’esigenza di parlare di Giornata mondiale del risparmio.

Si voleva infatti cercare di sensibilizzare chiunque rispetto all’importanza di depositare i propri averi in banca anziché tenerli nascosti in casa, dentro al proverbiale materasso o sotto la mattonella.

Dobbiamo infatti considerare che negli anni ’20, con una popolazione principalmente rurale od operaia e mediamente poco istruita, oltreché povera, non era certo abitudine di tutti andare in banca per gestire i propri soldi.

L’obiettivo che si posero all’epoca gli istituti bancari era perciò di scardinare quella prassi, e l’istituzione di una Giornata mondiale del risparmio andava proprio in quella direzione. Ed è probabilmente per arrivare a più persone possibile che nel 1928 fu composto anche un inno, che si voleva fosse trasmesso alla radio in occasione della giornata. Si chiama “Inno del risparmio”; la musica è stata composta da Giuseppe Pietri mentre le parole sono di Gino Valori ). 

Italiani, popolo di risparmiatori

Secondo un’indagine realizzata dall’Acri, ovvero dall’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio insieme all’Ipsos, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, si evince che la propensione degli italiani al risparmio resta alta ovvero all’86% come lo scorso anno. Il 38% infatti non conduce una vita tranquilla se non mette da parte qualche sodino e vi è un 1% in più rispetto all’anno scorso. C’è poi da dire che il 39% delle famiglie comunica di essere riuscito a risparmiare per cui vi è un 2% in più rispetto al 2017. Infine anche l’Istat ha riscontrato un aumento del risparmio lordo delle famiglie che è del +18%.

About Roberta Dessì

Sono una studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Ho 21 anni e vivo a Cagliari. Mi piace studiare ma in particolar modo mi piacciono materie che riguardano la comunicazione pubblica, d'impresa e la pubblicità. Inoltre, in linea con il percorso di studi che ho scelto, seguo molto volentieri le lezioni sul marketing e la comunicazione. Non sto mai ferma e nel tempo libero mi piace fare sport, ascoltare musica o seguire serie TV e film. Adoro viaggiare e mi piacciono molto gli animali.