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Basket: Dinamo al debutto, Poz “siamo un cantiere aperto”

La Dinamo Banco di Sardegna, reduce della vittoria a Pesaro, si prepara al debutto casalingo: domenica alle 18:15 sarà alzata la palla a due della sfida con la Pallacanestro Trieste

In questi giorni ci siamo allenati molto bene soprattutto dal punto di vista difensivo. Nell’ultima partita abbiamo segnato 95 punti e sappiamo che oggi, giocatori di talento ed grande conoscenza, abbiamo più facilità a giocare in attacco rispetto alla difesa”. È con questo spirito che coach Gianmarco Pozzecco si tuffa nel clima pre-partita in vista della sfida di domenica al PalaSerradimigni contro la Pallacanestro Trieste. La prima palla a due stagionale sul parquet di casa è prevista alle 18.15. Il Banco potrà contare sul sostegno dei tifosi, pochissimi rispetto agli standard di Sassari, ma il massimo consentito dalle regole anti Covid-19.

Prima di concentrarsi sul prossimo avversario, Pozzecco spende qualche parola per Pesaro, battuta a domicilio all’esordio in campionato

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“Prima di parlare della sfida con Trieste voglio fare un passaggio sulla partita di Pesaro. Ribadisco quanto detto dopo la partita con la Vuelle; con i complimenti a una squadra allenata da un maestro e a giocatori che hanno dimostrato quanto siano forti. Sono convinto sia stata una bella sfida, con il risultato in bilico fino alla fine, e credo sia stato un bello spot per il basket. Mi dispiace aver letto qualche dichiarazione polemica relativi ai tiri liberi. Credo che sia naturale, con una squadra come la nostra, che si vada più sotto canestro e che nonostante l’assenza di Tillman fossimo strutturati per farci trovare pronti in area. Mi dispiace perché credo che la partita sia stata bellissima; con grande fairplay in campo e confermo i complimenti per una squadra come Pesaro che sta facendo bene e sta dimostrando che in questa stagione potrà dire la sua”. 

Tolto il dente, il tecnico goriziano, al terzo anno alla guida della Dinamo, si focalizza sul prossimo avversario

“La prima cosa che ribadisco è che Trieste è una società che ha vissuto delle difficoltà ma ha reagito in maniera straordinaria. Io sono triestino e conosco l’entusiasmo che la pallacanestro vive li. Devono essere contenti tutti del cammino fatto; lo scorso anno ci hanno battuto due volte ed è sicuramente frutto del cammino di grande crescita di una società e uno staff tecnico di livello. Credo che ci sia stata grande lungimiranza da parte del club unito all’ottimo lavoro fatto da coach Dalmasson; che ha portato la squadra dalle categorie inferiori fino alla principale ribalta nazionale. È un bel gruppo, sanno dove vogliono andare e fanno di una grande intensità difensiva il loro marchio di fabbrica. Hanno parecchi potenziali protagonisti, a iniziare da Tommaso Laquintana”.

Secondo il Poz, ” Trieste è una squadra temibile, domenica ci aspetta un’altra battaglia perché -come ho ripetuto- noi siamo un po’ un cantiere aperto perché abbiamo cambiato e fatto di necessità virtù, con diversi infortuni e poca possibilità di allenarci. Ma non ci piangiamo addosso, è un discorso che sento di dover fare al sardo perché so quanto questo popolo sia legato alla Dinamo e quanto le soddisfazioni della squadra possano dare piacere ai tifosi.” 

About Isabella Elaine Alexandra Farigu

Nata in Germania da madre tedesca e padre italiano, sono arrivata in Sardegna all'età di tre anni. Subito dopo il diploma mi sono trasferita a Londra dove ho lavorato nel settore ristorativo per dieci anni. Svariate stagioni estive le ho passate lavorando a Ibiza, Barcellona, Amburgo.. Ho una grandissima passione per i viaggi, i libri e gli animali.

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