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Auto elettriche: il paradosso dell’ansia da autonomia

Auto elettriche: il paradosso dell’ansia da autonomia

La range anxiety, l’ansia da autonomia. La paura che un veicolo non abbia abbastanza energia a disposizione per portare il conducente a destinazione rappresenta per le auto elettriche anche un costo ambientale.

Ne subiscono il fascino, ma le guidano con la preoccupazione di non riuscire a raggiungere la colonnina prima che la batteria si scarichi. Quella degli italiani per le auto elettriche è una passione con il rovescio della medaglia. Si chiama ‘range anxiety’, cioè ansia da autonomia chilometrica.

I dati statistici

La ‘range anxiety‘ secondo un sondaggio della rivista Nuova Energia colpisce quasi sei italiani su 10. Mentre il 26% vorrebbe “l’equivalente di un benzinaio o un’alternativa al self service”. L’ansia da autonomia porta i proprietari di questi autoveicoli ‘verdi’ a utilizzarli principalmente durante il tragitto casa-lavoro e per brevi viaggi. Infatti, meno della metà del campione li impiega anche per viaggi lunghi.

“I risultati del sondaggio, evidenziano come ad oggi, nel mercato italiano, la disponibilità di un punto di ricarica domestica o sul luogo di lavoro sia condizione quasi indispensabile per vincere la range anxiety e convincere un privato all’acquisto di un’auto elettrica. Soprattutto perchè la rete di ricarica pubblica è considerata adeguata solo dal 10% del campione”.

Proprio la capillarità della rete di ricarica, assieme all’affidabilità, sono i fattori che riscuotono maggior interesse nella percezione di chi già utilizza un’auto elettrica. Nonostante la metà del campione ritenga i prezzi attuali troppo alti, inoltre, il 70% sarebbe disposto a pagare di più se la ricarica fosse più veloce. 

Google Maps elimina l’ansia da autonomia 

La versione Android Auto di Google Maps è stata recentemente aggiornata e presenta ora alcune funzioni dedicate alla mobilità elettrica. Il software di navigazione è in grado di indicare il livello di batteria stimato. L’applicazione non è collegata al gruppo propulsore della vettura ma all’arrivo quando viene inserita una destinazione, aggiornandosi durante la guida indica la presenza di caricabatterie veloci lungo il percorso.

È anche possibile aggiungere stazioni di ricarica al percorso prima di partire o durante il viaggio. “Se aggiungi una stazione di ricarica lungo il percorso, troverai un tempo minimo di ricarica consigliato” indica Google nella presentazione della funzionalità̀. I tempi di ricarica variano in base alla batteria e alle capacità di ricarica dell’auto e alla velocità della colonnina.

 

About Noemi Dessì

Ho 21 anni e sono una studentessa di Scienze della Comunicazione. Mi piace ascoltare musica,leggere, guardare film e serie TV.....ma sopratutto scrivere!

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