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tecnologia e DAD

Didattica e Tecnologia, uguale DAD

Come la Tecnologia si è fatta strada durante la pandemia Covid-19

Il lungo lockdown ha costretto tutti i lavoratori e non solo a stare nelle proprie dimore e adottare quello che viene comunemente chiamato smart-working, ovvero una modalità di lavoro, che consiste nel lavorare a casa, facendo uso di dispositivi tecnologici come PC, Tablet, ecc.. . Una modalità di lavoro imposta dal Covid-19, che ha portato tutti a liberare quello spirito di inventiva. Spirito che si è potuto notare negli insegnanti, che si sono ritrovati da una classica situazione didattica, che viene svolta fisicamente in classe, ad una didattica svolta online la cosidetta DAD. Lezioni online, piattaforme didattiche, gruppi WhatsApp sono tutto ciò che i docenti si sono ritrovati a gestire durante la pandemia.

Spesso la tecnologia viene vista come un qualcosa di negativo che danneggia, che soppianta “il bello che c’era prima”, ma in questo caso la tecnologia è venuta in aiuto data la situazione di emergenza. Sebbene, l’Italia non è ancora pronta ad accogliere una modalità di questo tipo, è stato comunque un banco di prova. Nonostante, le difficoltà che numerose famiglie e docenti hanno riscontrato tutto ciò ha portato a sperimentare qualcosa di nuovo, per quella che magari potrà essere una didattica mista, ovvero l’unione tra la didattica digitale e la didattica classica

E’ quindi fondamentale, che tutti sappiano utilizzare i dispositivi digitali. Una conoscenza che può aiutare le famiglie e i docenti a non trovarsi in difficoltà come quella recente. Il lockdown ha fatto riemergere quello spirito di sopravvivenza insito in tutti, ha fatto valorizzato l’aiuto verso il prossimo. A tal proposito è necessario citare il progetto di Riccardo Palombo. 

Progetto di recupero laptop di Riccardo Palombo

-Dal 27 marzo al 3 maggio 2020, in piena quarantena COVID-19, ho restaurato i vostri computer e li ho donati alle scuole. Me li son fatti mandare qua, a casa mia. Ho usato le vostre donazioni per comprare i componenti necessari (RAM, SSD, batterie, alimentatori, tastiere) e per pagare le spese di ritiro e consegna. Nei giorni, ho contato sul supporto di Lenovo, con una donazione di 17 portatili Miix 320, e di Logitech, con l’invio di 25 mouse wireless. Il progetto di recupero laptop non ha mai avuto un nome ufficiale, un hashtag, uno slogan. Ne ho parlato su Radio24, l’ho promosso su tutti i miei account social e nei canali dei colleghi che mi hanno ospitato, ma solo adesso trovo il tempo di fermarmi e tirare le somme- Questa è una testimonianza di Riccardo Palombo.

Un’ idea alquanto azzeccata nel periodo del lockdown, mettendo in campo una serie di requisiti e valori che possono essere d’ispirazione per tutti. Il lockdown ha insegnato a non dare nulla per scontato, ad essere sempre al passo con in tempi, in quanto non tutto il male vien per nuocere.

About Alessandro Podda

Laureando in scienze della comunicazione presso la facoltà agli studi di Cagliari. Forte interesse per il giornalismo, spettacolo, musica e sport.

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