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Barcones quadro

Riapertura della mostra Barcones a Sinnai. Le novità

Riapre la Mostra “BARCONES viaggio nel profondo blu”, aperta dal 29 febbraio e chiusa anticipatamente il 9 marzo causa Covid-19.

Riapre la Mostra “BARCONES a Sinnai. Viaggio nel profondo blu”, con le pitture di Nico Orunesu. Aperta dal 29 febbraio e chiusa anticipatamente il 9 marzo a causa dei provvedimenti di contenimento dell’epidemia di Covid-19.
La mostra, programmato fra gli eventi dell’edizione 2020 della rassegna Buon Compleanno Faber, dedicata quest’anno a Lorenzo Orsetti e a Carola Rackete. Con loro a tutti i migranti e a chi combatte contro la necessità di migrare. Aveva avuto un’anteprima parziale dal 15 al 23 febbraio alla Casa della Cultura di Monserrato. E’ stata vista e apprezzata da molti degli operatori e attivisti intervenuti al festival Buon Compleanno Faber. A cominciare dai capitani di alcune delle imbarcazioni ONG che operano nel Mediterraneo (Sea Watch, Mediterranea, Open Arms).


Dal 29 febbraio è stata aperta la mostra Barcones, in forma completa, presso la Biblioteca Comunale di Sinnai, dove doveva rimanere aperta sino al 16 marzo. Giornate in cui il festival doveva fare tappa a Sinnai con due importanti appuntamenti, “Tra il vomito dei respinti”. Evento annullato sempre a causa dell’epidemia.

Riapre la mostra Barcones


Si tratta di una serie di dipinti ad olio. Nati dall’elaborazione (umana ed artistica) del forte impatto emotivo, suscitato nel pittore. Una visione delle immagini delle imbarcazioni stracolme di donne e uomini in fuga dalla Libia attraverso il Mediterraneo. In particolare dalle foto di Massimo Sestini del 2014 al largo della Libia.
Il risultato, tormentato e sofferto, è “un percorso estetico al seguito dei migranti nelle loro rotte verso l’Occidente”. Viaggi di mare per un’altra vita, spesso trovando la morte. “Per l’artista un viaggio insieme al colore blu, un blu intenso, profondo, quanto può esserlo un colore che tende all’oscurità…” (…).


Questo lo spunto per Orunesu. Artista conosciuto sopratutto come pittore di terra sin dai tempi delle sue opere su juta e dell’elaborazione dei miti ancestrali della cultura agropastorale sarda. Prova stavolta con le angosce che suscita il vedere, seppur mediato, e sapere di quanto accade accanto a noi.
Nel corso dell’esposizione saranno organizzati, dall’Associazione Madiba e della Biblioteca Comunale, dei laboratori di disegno, ispirati ai quadri e alle tematiche trattate dai dipinti.


La mostra rimarrà aperta dal 3 luglio al 31 luglio 2020, e sarà visitabile, nel rispetto delle norme anticovid e con orari da concordare. Tutti i pomeriggi dei giorni feriali dalle ore 17:00 alle 20:00, bisogna effettuare la prenotazione.

About Alberta Cirillo

Ragazza del Sud Sardegna, iscritta all'università di Cagliari. Appassionata alla scrittura, giornalismo, radio, fotografia.

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