Il 2020 sarà l’anno in cui verrà fatta l’ultima edizione del Label europeo, ma è stato annunciato che si intende proseguire
L’ importanza delle lingue straniere
La diversità linguistica è una delle ricchezze più grandi dell’Europa, da proteggere, da promuovere e da vivere.
Per riprendere il motto di Erasmus+, niente cambia la vita e apre la mente come cimentarsi con una nuova lingua, comunicare in una lingua diversa dalla propria. Nell’Unione europea si contano 24 lingue ufficiali e oltre 60 lingue autoctone regionali o minoritarie. Inoltre esse sono parlate da circa 40 milioni di persone, fra cui il catalano, il basco, il frisone, le lingue sami, il gallese e lo yiddish. La Commissione Europea dedica specifica attenzione al multilinguismo attraverso le diverse azioni in cui si declina il Programma Erasmus+. Soprattutto attraverso un’iniziativa specifica volta a stimolare l’utilizzo e la valorizzazione dei risultati di eccellenza nel multilinguismo e a promuovere l’interesse pubblico nell’apprendimento delle lingue: il Label europeo delle Lingue.
Cos’è il Label europeo delle Lingue
Il Label europeo delle lingue è un riconoscimento europeo di qualità. Esso è attribuito ai progetti capaci di dare un sensibile impulso all’insegnamento delle lingue, mediante innovazioni e pratiche didattiche efficaci. Viene assegnato ai progetti di apprendimento linguistico più innovativi in ogni Paese partecipante. Per esempio In Italia tale riconoscimento è conferito ogni due anni. Il Programma Erasmus+ promuove l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue. Risalta la diversità linguistica, come priorità dell’azione comunitaria nel settore istruzione e formazione: ecco perché il Label europeo Lingue si colloca all’interno del Programma Erasmus+. Il Label europeo delle Lingue punta a incoraggiare nuove iniziative nel settore dell’insegnamento e dell’apprendimento delle lingue; stimolare nuovi metodi didattici e far conoscere le lingue regionali e minoritarie.