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Confartigianato imprese in Sardegna

Confartigianato: scrive al Presidente Solinas per la ripresa delle attivita produttive

 Confartigianato scrive al Presidente Solinas: necessaria una nuova fase che coniughi salute e ripresa delle attività produttive. Matzutzi e Serra (Presidente e Segretario Confartigianato Sardegna); “Pronti a ripartire ma parliamo di programmazione, sicurezza e tempistiche”. Le 34.388 imprese artigiane della Sardegna, insieme a più di 80mila dipendenti, sono pronte a riprendere l’attività ma hanno necessità di conoscere le linee guida sulla sicurezza e partecipare alla programmazione della prossima ripartenza.

E’ anche per queste ragioni che Confartigianato Imprese Sardegna, a
nome delle attività produttive artigiane sarde, scritto al Presidente
della Regione, Christian Solinas, ribadendo la propria posizione: la
salute è una priorità assoluta, inderogabile e non negoziabile.

Sappiamo bene che senza la salute e la sicurezza di dipendenti e
clienti non ci può essere ripartenza – commentano Antonio Matzutzi e
Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese
Sardegna – e sappiamo bene che le imprese dovranno affrontare un
periodo difficile per la loro sopravvivenza, anche in considerazione
delle norme che dovranno studiare e applicare”. “Vi è la necessità di
sapere, per tempo, quali potranno essere le prescrizioni e le
dotazioni di sicurezza necessarie per una corretta ripresa delle
attività – continuano Presidente e Segretario – tutti abbiamo il
dovere di trovare le formule che consentano di arginare nelle quantità
e nel tempo le perdite, già ingentissime e drammatiche, di economia e
benessere sociale

Confartigianato il diritto di riprendere a lavorare

Chi può rispettare le misure di sicurezza, più che il diritto, ha il
dovere di riprendere a lavorare – sottolineano Matzutzi e Serra – per
salvare l’Isola, e l’intero Paese, da una crisi economica senza
precedenti, dalla fine della seconda Guerra. Noi artigiani, abbiamo il
dovere di rendere possibile e supportare questa ripartenza in
sicurezza”. Nella missiva inoltrata al Presidente della Regione, l’Associazione Artigiana chiede di promuovere una nuova fase nella quale coniugare la salvaguardia della salute con la ripresa delle attività produttive.

L’artigianato sardo

Il mondo artigiano sardo – scrive Confartigianato Sardegna nella
missiva – sin dal primo momento è stato in prima linea nella lotta
contro il Coronavirus, in termini di impatto, di restrizioni, di
sacrifici e di pazienza. Tutti questi fattori, però, non hanno ancora
avuto adeguati bilanciamenti in termini di reali, concreti e veloci
interventi di sostegno pubblico”. “Pur nella comprensione dell’estrema
difficoltà generalizzata che ha ovvi risvolti nelle scelte politiche e
decisionali – continua l’Associazione Artigiana nella lettera.

Non possiamo tacere talvolta la inadeguatezza di alcuni provvedimenti di
carattere nazionale che difficilmente si tradurranno in vero sostegno,
soprattutto nel ritardo e nello sfasamento temporale tra la necessità
di fare presto, più volte manifestata, e l’effettiva attivazione di
misure concrete di aiuto, alcune delle quali, anche a livello
regionale, tardano troppo a vedere la luce.

Inadeguatezza e ritardi

Tale inadeguatezza e tali ritardi rischiano di minare definitivamente la possibilità di sopravvivenza delle imprese in questa fase acuta di emergenza sanitaria, e se non prontamente riallineate, saranno fatali anche per qualsivoglia ripartenza”. “E a proposito di ripartenza, di quella FASE
2 di cui tanto si parla – sottolineano gli Artigiani – c’è la percezione della mancanza di adeguata programmazione e di iniziative concrete e tangibili. Il mondo artigiano è da sempre stato attendo al benessere e alla sicurezza nei luoghi di lavoro a vantaggio degli operatori e dei clienti, e ancora una volta è pronto a fare la sua parte in tal senso”.

Per Confartigianato, quindi “c’è l’assoluta necessità di ragionare rapidamente sulle tempistiche certe e ragionevoli, cosi come delle prescrizioni e delle dotazioni di sicurezza necessarie. Sempre nel rispetto primario della salute ci pare non più rinviabile parlare di riapertura e di riavvio delle attività, pena il definitivo e irrecuperabile tracollo di numerosi
settori economici con evidenti e prevedibili risvolti sulla tenuta
dell’equilibrio sociale

About Elia Murgia

studente di beni culturali e spettacolo al terzo anno abita a Escalaplano, appassionato di cinema

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