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Giuseppe Conte

Approvato il decreto sulla scuola: ecco cosa cambia per gli studenti italiani

Confermate le ultime indiscrezioni: tutti promossi all’anno successivo e modifiche per gli esami di maturità e terza media

Via libera al nuovo decreto legge sulla scuola da parte del Consiglio dei ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte. Secondo quanto previsto dalla bozza promossa si apriranno due distinti scenari, a seconda che si possa tornare o no in aula entro lunedì 18 maggio.

Se si dovesse rientrare a scuola entro quella data, gli studenti avrebbero a disposizione quattro settimane di lezione “in presenza”. In quel caso l’esame di maturità inizierebbe il 17 giugno con la prima prova di italiano uguale a livello nazionale, e con la seconda prova scritta predisposta dalle singole commissioni, affinché sia coerente alle attività didattiche svolte nell’anno scolastico. Gli esami orali sarebbero invece programmati per fine giugno. Come indicato dal decreto, le commissioni saranno composte dai professori interni e da un presidente esterno. Qualche modifica anche per l’esame di terza media, che sarà rimodulato eliminando una o più prove.

Ma cosa accade se non si torna a scuola entro il 18 maggio? Per quanto riguarda l’esame di maturità, saranno annullati tutti gli scritti, affidando l’esito finale a un’unica prova orale. Salterebbero invece tutte le prove degli esami di terza media, limitando la valutazione a una tesina.

Di fondamentale importanza per la conclusione dell’anno scolastico sarà lo strumento della didattica a distanza, che da opzionale diventa obbligatorio. Tutti gli studenti che non sono alle prese con gli esami saranno ammessi eccezionalmente all’anno successivo ma, come anticipato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, non è previsto il cosiddetto 6 politico: gli alunni saranno valutati sulla base dell’impegno dimostrato durante tutto il corso dell’anno scolastico, didattica a distanza compresa. Gli eventuali debiti accumulati saranno poi recuperati a decorrere dal 1 settembre 2020.

Tra le novità introdotte dal Consiglio dei ministri, anche quelle relative alle assunzioni atte a recuperare i posti liberati da Quota 100 nell’estate 2019, che ancora non erano stati messi a disposizione. In arrivo dunque nelle scuole italiane 4.500 nuovi insegnanti, tra i vincitori di concorso e quelli presenti nelle graduatorie a esaurimento.

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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