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SCHIACCIANOCI

Festival Internazionale Nuova Danza: tutti gli appuntamenti

XXXVII Festival Internazionale Nuova Danza a Cagliari, Monserrato, Selargius, Sinnai e Quartu Sant’ Elena.

Il fascino di una moderna favola per il FIND 37 / Festival Internazionale Nuova Danza organizzato da Maya Inc: DOMANI (martedì 19 novembre) alle 18 a Sa Manifattura a Cagliari per il FIND Ragazzi, un’inedita versione de “La Storia di Schiaccianoci” riscritta dalla coreografa Loredana Parrella per Cie Twain: sulle note evocative di Pëtr Il’ič Čajkovskij Clara, ormai diventata donna, rivive l’incanto di una lontana Notte di Natale. Una creazione originale ispirata al racconto di E. T. A. Hoffmann “Schiaccianoci e il re dei topi”, nella rilettura di Alexandre Dumas, da cui è stato tratto il celebre balletto di Marius Petipa e Lev Ivanov: una «rivisitazione contemporanea» di una trama densa di simbolismi, dal passaggio dall’infanzia all’adolescenza, al confronto con l’altro, alla scoperta della diversità.

«In tedesco, “schiacciare una noce dura” significa: risolvere un problema importante, affrontare con coraggio le difficoltà che la vita propone» ricorda Loredana Parrella nelle note. «Il principe Schiaccianoci è dunque un antieroe che vince proprio grazie alla sua incompiutezza e Clara/Marie riconoscendone il valore nonostante la fragilità che lo rende diverso e meno scintillante degli altri giocattoli, inizierà un viaggio di crescita e di conoscenza. La nostra storia inizia a ritroso: Clara ha ormai vissuto la sua vita ed è molto lontana dalla bambina che era. Circondata da un mondo sensibile solo al consumo, è sola alla vigilia di Natale. Il ricordo però è un antidoto potente e il mondo di Clara ricomincia a luccicare come le candeline sull’albero…».

La Storia di Schiaccianoci” è un emozionante «viaggio attraverso il ricordo di quella notte magica popolata da personaggi tanto allegorici quanto vividi: il padrino Drosselmeyer, l’Albero che cresce, le bambole, i soldatini, lo schiaccianoci, il Re dei Topi, la Fata Confetto e il Principe» in cui la protagonista ritrova se stessa in un momento fondamentale dell’esistenza, in bilico tra l’età dei giochi e le responsabilità della vita adulta. Un vortice di danze come per effetto di una “lanterna magica”, per entrare in un sogno fantastico e avventuroso, ricco di significati simbolici, tra elementi archetipici e figure misteriose e perfino inquietanti, e – come suggerisce la coreografa – un’occasione «per ricordare i concetti essenziali della vita dell’anima, quelli che spesso vengono smarriti o dimenticati».

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Incursioni “danzate” nel cuore della città sotto le insegne del FIND 37mercoledì 20 novembre dalle 18 alle 20 sugli autobus del CTM con “DanceLines” di Mario Coccetti: performances a sorpresa sulle linee 1, M e 6 per un inedito sguardo sul paesaggio urbano (in replica sabato 23 novembre dalle 11 alle 13) mentre giovedì 21 novembre dalle 17.30 alle 20 si rinnova l’appuntamento con “Showindows” di Matteo Marchesi con i danzatori “in vetrina” nei negozi del centro storico di Cagliari (un itinerario lungo via Manno che parte da Desigual, poi Sisley, Talco, Midali, Benetton per approdare nel Caffè letterario).

Il FIND 37 prosegue giovedì 21 novembre alle 21 a Sa Manifattura a Cagliari (invece che al Bastione di Saint Remy alle 18, come previsto inizialmente) con la danza urbana di “Deriva Traversa” – ammaliante e enigmatica performance di Teodora Castellucci / Dewey Dell con musiche di Demetrio Castellucci, ispirata alla “solitudine del pastore”: un’indagine sulla dimensione del silenzio, dove nascono i pensieri, mentre la cura degli animali diventa l’unica possibilità di astrazione dal sé. «Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione” – si legge nelle note. “La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale».

Sa Manifattura offre la cornice anche per “Le furie di Orlando”, originale coreografia di Francesca Selva da un soggetto di Marcello Valassina, che ha curato anche la mise en scène: sotto i riflettori Silvia Bastianelli, Lorenzo di Rocco, Gianluca Formica, Luciano Nuzzolese, Nazaret Perales, Maria Vittoria Feltre e Luca Zanni che incarnano il gioco delle passioni – «la folle gelosia, l’inganno della mente ma anche la forza dell’amore quando è vero, come può esserlo l’amicizia (è grazie all’amico Astolfo ed al suo viaggio sulla Luna, che Orlando ritroverà il suo senno)». Una partitura per corpi in movimento ispirata all’ “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto e ambientata in un non-luogo, dove i soldati si riposano in attesa del prossimo scontro, tra l’epopea delle Crociate e la prima guerra mondiale, dove la coreografa rappresenta – per segni e simboli – tra antichi madrigali e sonorità elettroacustiche «La Battaglia, L’Eros, L’Amore, La Follia».

Autoritratto d’artista – venerdì 22 novembre alle 21 al Teatro Civico di Sinnai con “Self-Portrait in Yellow Shades” di e con Irene Fiordilino per Movimento Danza: una personale riflessione sul rapporto con la propria immagine e con il corpo, sul desiderio di proiettarsi fuori dai propri confini fisici e psichici, di reinventarsi come autori di sé. “Danzare il proprio autoritratto è manifestare la propria identità fugace nell’atto stesso della sua trasformazione, nel tempo e nello spazio: unica testimonianza, una traccia in giallo”.

Indaga la dimensione duale e i conflitti nella relazione uomo-donna “Tu, Mia” di Atacama venerdì 22 novembre alle 21.15 a Sinnai: sotto i riflettori Patrizia Cavola e Ivan Truol, che firmano concept, coreografia e regia dello spettacolo ispirato alle contraddizioni della mente e del cuore, dalle regole dell’attrazione alla crudeltà della gelosia. La pièce descrive l’inizio e la fine (troppo spesso tragica) di un amore, quel desiderio di un’unione perfetta, in una fusione totale, che significa quasi perdere i confini della propria identità fino al doloroso travisamento dell’idea del “possesso” e dei giochi di potere, per cui l’idillio si trasforma in un incubo, la vita a due in una prigione. Il linguaggio della danza per raccontare l’insinuarsi della violenza, in un drammatico crescendo che conduce all’annientamento, fino al delitto: si arriva a “uccidere l’amore nel colpire l’altro, uccidere se stessi nell’assassinio dell’altro”.

L’origine del mondo in “Syn” di Vittoria Franchina, Michela Priuli e Elena Valdetara (alias Dueditre – produzione DanceHausPiù)– in cartellone sabato 23 novembre alle 20 al Teatro Si ‘e Boi di Selargius: una favola antica sull’uovo d’argento, figlio della Notte e del Vento, da cui nacque Protogonos, “il generato per primo”. Un racconto suggestivo in cui “il primigenio svela progressivamente le proprie fattezze, rischiarato dalla tenue luce che lo circonda… pronto a scoprire le sue infinite possibilità d’essere”. Finché, al termine di un onirico viaggio in cui emergono tutte le sfaccettature del suo animo, “si separa dall’universo in cui era sospeso e si appropria del mondo reale, raggiungendo la sua effettività, rivelandosi finalmente uomo”.

In anteprima nazionale – sabato 23 novembre alle 21.30 sempre al Teatro Si ‘e Boi di Selargius “BMen” (produzione ASMED / Balletto di Sardegna) con coreografia e regia di Guido Tuveri, uno spettacolo pensato e costruito sulle peculiarità degli interpreti – Alessandro Piuzzo e Daniele Sciarrone. Uno sguardo sull’universo maschile tra forza e debolezza, pregi e difetti, caratteristiche e bisogni individuali e senso di appartenenza a un’identità condivisa. “Una riflessione che parte dall’orgoglio della condizione di sesso dominante, esplora il luogo comune e arriva a dei momenti comici, a volte volutamente grotteschi”: “BMen” offre una serie di ritratti al maschile, con una commistione e contaminazione di linguaggi e stili differenti, in chiave spesso (auto)ironica per superare stereotipi e pregiudizi e immaginare gli uomini (e le donne) di domani.

Suggellerà l’edizione numero trentasette del FIND in scena sabato 23 novembre (invece di domenica 24 novembre) al Teatro Si ‘e Boi di Selargius – dopo l’ultimo AperiDanza – “The Station” del coreografo ungherese Ferenc Fehér, un intenso duo (vincitore del Premio Speciale Mash Price 2018 sezione Jerusalem, del Sead prize Salzburg 2018 e del Premio Speciale Giuria 2017 Masdanza – Canary Island) che lo vede protagonista insieme a Dávid Mikó. Una creazione d’impatto su un denso microcosmo in cui convivono realtà esterno e spazio interiore, da cui emerge uno stato d’inquietudine: «Al centro: la quintessenza della complessa relazione dei due personaggi in scena con le loro regole interiori, così difficili da spezzare, e il desiderio di trovare la sfrontatezza per azzardare…». “The Station” rimanda a una storia enigmatica e crudele, vagamente gotica, quasi da film horror, come il messaggio: “Avevamo tre anni quando siamo scomparsi. Abbiamo vissuto in questo spazio chiuso che la gente conosce come ‘la stazione’ per 123 anni. Sappiamo esattamente cosa eravamo una volta e cosa siamo diventati. Scappa se puoi! Gioca con me se hai il coraggio! Sappiamo esattamente cosa eravamo una volta, cosa siamo diventati adesso?”.

Il Teatro Moderno di Monserrato ospita una vera e propria rassegna con cinque spettacoli: dopo l’anteprima di “Heisse Luft/ Aria Fritta” di Susanne Linke (venerdì 25 ottobre alle 20.30), mercoledì 30 ottobre alle 21 “Fiore di Loto” di ASMED (doppia replica con matinée alle 11), domenica 3 novembre alle 19 Ersilia Danza con “Callas”, domenica 10 novembre alle 19 Estemporada con “Interferenze 1.0” e infine venerdì 15 novembre alle 21 la prima nazionale – dopo il debutto e la tournée all’estero – di “Mammai Manna” di Gianluca Medas e Cristina Locci, coproduzione Figli d’Arte Medas/ASMED.

Infine dal 26 ottobre al 20 novembre va in scena il Find Ragazzi, con spettacoli dedicati alle famiglie e al pubblico dei più piccoli: il 26 ottobre Zerogrammi con “Simposio del silenzio” al Teatro Si ‘e Boi di Selargius (h 20,30); a Sa Manifattura, mercoledì 13 novembre La Botte e il Cilindro con “Filastrocche in Cielo, in Terra e in Mare” (h 18), e infine il 19 novembre Cie Twain con “La Storia di Schiaccianoci” (h 18).

Fra i tanti eventi collaterali l’originale APERIDANZA del FIND, un intervento danzato e musicato da Silvia Bandini e Marco Caredda, con la partecipazione dei musicisti Michele Uccheddu e Stefano Serra e degli studenti di musica del LAC, che accompagna un aperitivo offerto al pubblico nelle serate del 26 ottobre, 3, 5, 17 e 23 novembre.

Il FIND 37 / XXXVII Festival Internazionale Nuova Danza è organizzato da Maya Inc con la direzione artistica di Cristiana Camba, con il patrocinio e il sostegno del MiBACT, della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo) e del Comune di Cagliari, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con preziose sinergie e collaborazioni con compagnie e associazioni, enti pubblici e privati, con il CTM di Cagliari e con il Consorzio Cagliari Centro Storico.

About Alessia Sanna

Nata a Cagliari ma vive a Pula. Diplomata in lingue presso il liceo "Eleonora d'Arborea" di Cagliari e attualmente studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Cantante e amante della musica, ha partecipato a concorsi ed eventi musicali noti in Sardegna. Appassionata dei social media, giornalismo e spettacolo.

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