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San Vero Milis ospita il Coast Day 2019

L’evento internazionale è dedicato alla tutela e alla valorizzazione delle zone umide costiere per uno sviluppo sostenibile

Il Golfo di Oristano e la Penisola del Sinis saranno il cuore pulsante dell’edizione 2019del Coast Day, a cura di Medsea nell’ambito del progetto Maristanis. Dedicato alla valorizzazione delle zone umide costiere, l’evento si svolgerà nel territorio di San Vero Milis. All’iniziativa aderiscono i comuni di Arborea, Arbus, Cabras, Guspini, Nurachi, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, San Vero Milis, Santa Giusta, Terralba. 

Per due giorni, il 27 e il 28 settembre prossimi, le attività e gli eventi di Coast Day saranno finalizzati alla promozione di un progetto di sviluppo sostenibile del territorio, che risponde a due esigenze altrettanto importanti: la necessità di tutela degli ecosistemi delle zone umide e l’importanza della loro fruizione in termini di aggregazione e sviluppo di sistemi economici sostenibili. In programma incontri, dibattiti, mostre, degustazioni, visite guidate.

Quest’anno il Coast Day ospiterà il “Blue Hack”: una “maratona” di 48 ore finalizzata alla nascita di nuove idee progettuali e proposte imprenditoriali, sviluppate sui concetti fondanti della Blue Economy. Il Blue Hack è un hackathon della durata di due giorni, organizzato a cura di Open Campus, il 27 e il 28 settembre, presso il Centro Visite nel Comune di San Vero Milis (il 27 settembre dalle 9.30 alle 20; il 28 settembre dalle 9.30 alle 17). Ai partecipanti sarà richiesto di ricercare soluzioni innovative per promuovere una strategia di crescita nei settori relativi al mare e alle zone costiere, secondo modalità di sostenibilità ambientale e con particolare attenzione alla promozione delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano. La sfida dovrà affrontare due tematiche specifiche: la plastica – la minaccia più devastante per l’ecosistema marino – e il settore nautico. I premi: le due migliori idee imprenditoriali si aggiudicheranno ognuna un premio di 1.500 euro, di cui uno messo in palio da Nieddittas, e i vincitori accederanno ad un percorso di validazione dall’idea al business model.

Venerdì 27 settembre, alle 18.00, sarà inaugurata la prima casa Ramsar della Sardegna all’interno del Centro Visite del Comune di San Vero Milis. Nell’ambito del progetto Maristanis per la tutela e valorizzazione delle zone umide dell’oristanese a cura di MEDSEA, l’immobile è stato destinato dall’amministrazione a ospitare il primo luogo fisico dove scoprire il forte rapporto che esiste in questo territorio tra l’ambiente, l’uomo e le tradizioni del territorio. L’inaugurazione della prima casa Ramsar coinciderà con il taglio del nastro della Mostra sull’intreccio, a cura di MEDSEA e del Comune di San Vero Milis, con la collaborazione di Luma Foundation. L’allestimento racconta sia lo straordinario ecosistema dello stagno di Sale ‘e Porcus, con la sua flora e la sua fauna che lo rendono un sito di importanza internazionale, sia il modo sapiente con cui la comunità sanverese ha saputo trarre vantaggio dalle risorse naturali offerte dalle zone umide. La casa Ramsar sarà anche il posto dove tutte le future attività e i risultati raggiunti nell’ambito del progetto Maristanis e riguardanti la zona umida di Sale ‘e Porcus troveranno spazio di condivisione e diffusione. 

Sabato 28 settembre, alle 18.30, presso il Giardino del Museo di San Vero Milis, sarà presentato il Contratto di Costa, che verrà firmato dai Comuni che aderiscono al progetto Maristanis. Il Contratto di Costa rientra nelle disposizioni dell’art.68 bis del D.Lgs 152/2006: si tratta di un processo di programmazione negoziata e partecipata, fortemente legato al contesto ambientale di riferimento, finalizzato al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione ambientale. Oltre a illustrare il percorso e discutere delle ricadute positive e degli obiettivi che si intende perseguire, gli amministratori locali procederanno alla firma della Dichiarazione di Intenti per il Contratto di Costa Maristanis. Il documento dà l’avvio formale al processo e contiene le opzioni culturali e le finalità che i soggetti si impegnano a condividere.

Ma gli eventi legati al Coast Day inizieranno mercoledì 25 per concludersi domenica 29 settembre. In calendario una serie di proposte per conoscere il territorio: visite guidate, escursioni, trekking, vela. In allegato il programma completo della manifestazione.

Il progetto Maristanis. Il progetto Maristanis nasce con lo scopo di ripristinare, proteggere e unire le zone umide del Golfo di Oristano in un sistema integrato di gestione e sviluppo sostenibile del territorio. Con i loro 7.700 ettari, le zone umide che corrono da Capo Mannu alla laguna di Marceddì costituiscono un ecosistema dal valore inestimabile. Gli stagni di Sale Porcus, Cabras, Mistras, Pauli Maiori, S’Ena Arrubia, Corru S’Ittiri, San Giovanni e Marceddì compongo sei siti riconosciuti dalla Convenzione Ramsar, l’accordo che dal 1971indirizza in 170 paesi la conservazione e la gestione delle zone umide di importanza internazionale. Nonostante la straordinaria ricchezza in biodiversità, i siti che cingono il Golfo di Oristano hanno sempre sofferto l’assenza di una gestione organica. Grazie al co-finanziamento della Fondazione MAVA, dal 2017 la Fondazione MEDSEA coordina le attività di tutti i soggetti inclusi nel progetto Maristanis: la Regione Autonoma Sarda, la Provincia di Oristano, l’Area Marina protetta “Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre”, le 11municipalità toccate dalle zone umide e il FLAG (gruppo di azione locale)“Pescando”. Il team di esperti della Fondazione MEDSEA ha elaborato una strategia che con l’importante supporto scientifico di associazioni come MedPan, Plan Bleu, PAP/RAC, MedIna, Tour du Valat e Bird Life, intende trasformare il potenziale economico e culturale dei siti Ramsar dell’Oristanese in un modello di equilibrio fra istanze ambientali e sociali.

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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