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Collezionisti Olnick Spanu

Arriva a Palazzo di Città la collezione Olnick Spanu

A Cagliari il 26 luglio alle ore 19.00 saranno inaugurate le due mostre frutto della collaborazione tra i Musei Civici e i collezionisti Olnick -Spanu

Le due mostre, Arte Povera: from the Olnick Spanu Collection e Marco Anelli: Building Magazzino, son state fortemente volute dai Musei Civici di Cagliari e dal Magazzino Italian Art Foundation, affinchè si potesse aprire una finestra al vero approccio del Magazzino. Presentare al pubblico il “contenitore” e il “contenuto” seguendo il filo conduttore di arte architettura che si fondono insieme.

Le due esposizioni mostrano le due anime di Magazzino Italian Art Foundation, riconosciuto da pochissimi giorni dal governo americano come museo istituzionale, uno spazio espositivo nato per “gli amici”, come ricorda Giorgio Spanu co-fondatore insieme a Nancy Olnick. Grandi collezionisti sin dagli anni 80, hanno deciso di portare l’Arte Povera italiana negli Stati Uniti, e di fondare un nuovo luogo artistico. Uno spazio che nel giro di solamente due anni ha superato le trenta mila visite, nonostante i due fondatori se ne aspettassero poche centinaia.

La mostra Arte Povera: from the Olnick Spanu Collection, comprende quindici opere dei dodici massimi esponenti dell’ultima avanguardia artistica italiana del secolo scorso come Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Pino Pascali, Mario Merz, l’appena scomparsa Marisa Merz e altri. I capolavori son esposti per la prima volta in Sardegna e rappresentano a pieno il carattere di ogni singolo esponente in mostra a Palazzo di Città. I materiali sono i più diversi come la cera, l’ottone, la lamiera e il fuoco, materiali che riescono a raccontare la condizione umana, il rapporto tra il corpo e il contatto con la natura, in un mondo ormai industrializzato.

Tra le opere presentate spiccano per la propria forza dirompente il Senza Titolo del 2008 di Marisa Merz, tecnica mista, in cui l’artista parte dalla rappresentazione di una figura senza identità, immersa in una superficie eterea, per arrivare ad elementi più intimi e domestici. Oppure “Oggi nono giorno dodicesimo mese dell’anno 1000 nove 100 ottantotto” arazzo ricamato fissato su tavola di Alighiero Boetti, in cui l’artista porta a riflettere il visitatore sulla relazione tra atto creativo e tempo, tra ordine e disordine.

Sfida invece la gravità l’opera di Giovanni Anselmo del 1969, una pietra sospesa su una parete tenuta da un cavo di ferro che la avvolge e la sostiene. Ultima, ma non per importanza è l’opera Senza Titolo di Jannis Kounnelis del 1986, che conclude il percorso espositivo, in cui in ciascun pannello ancora una volta ritorna il modulo del letto matrimoniale, utilizzato dall’artista per le sue opere a partire dagli anni 50.

Marco Anelli: Building Magazzino

Tino, Structural Metal. 2016- Marco Anelli.
Ph Giorgio Marturana

Le ventisette fotografie esposte, fanno parte di un progetto commissionato da Nancy Olnick e Marco Spanu al fotografo di fama internazione Marco Anelli, iniziato nel giugno del 2014. Oltre ventimila scatti hanno permesso di visualizzare l’intero percorso di costruzione di Magazzino Italian Art Foundation nella sua totalità. Le fotografie non interpretano solo il momento della costruzione, ma la forza del museo nella sua interezza. I grandi protagonisti sono quindi i lavoratori, in cui l’orgoglio americano per la forza lavoro viene espresso nelle etichette di sicurezza dei propri caschetti.

Nelle foto di Marco Anelli vi è la grande celebrazione del capitale umano e della creatività.

About Manuela Massa

Storica dell'arte, si laurea con il massimo dei voti presso l'Università di Cagliari con una tesi sperimentale su un noto artista sardo, Nino Dore. Dopo la laurea inizia a collaborare con alcune gallerie d'arte contemporanea della città, occupandosi delle recensioni di mostre collettive e personali di artisti vari. In questi anni, si è occupata come Project Manager dell'organizzazione di eventi culturali, concerti e spettacoli. Si definisce una lettrice accanita, ama scrivere e tradurre in parole le sensazioni e la bellezza che trae dai numerosi viaggi intorno al mondo, non disdegnando la fotografia e l'arte in generale. Info: manuela.massa@unicaradio.it

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