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paolo guglierini

Paolo Giulierini per “Le Civiltà e il Mediterraneo”

Per il terzo appuntamento di “Le Civiltà e il Mediterraneo”, l’ospite d’onore sarà Paolo Giulierini, direttore del MANN di Napoli, tra i responsabili di museo più importanti d’Italia.

Sarà Paolo Giulierini direttore del MANN di Napoli – tra i responsabili di Musei nazionali italiani più noti e importanti nel nostro Paese,  particolarmente apprezzato anche a livello internazionale per le tante e  importanti collaborazioni avviate – il protagonista del terzo appuntamento, mercoledì 22 maggio, con il ciclo di conferenze  “Il Mediterraneo al centro degli incroci di civiltà”: serie di incontri  organizzati in Fondazione di Sardegna nell’ambito della mostra  “Le Civiltà e il Mediterraneo”, con l’intervento di prestigiose personalità del panorama archeologico, culturale ed accademico italiano ed inter­nazionale.

L’iniziativa si svolge in stretta collaborazione con gli altri promotori della grande mostra inter­nazionale recentemente inaugurata – la Regione Sardegna, il Mibac-Polo Museale della Sardegna, Musei Civici di Cagliari ed il Museo Statale Ermitage,con il supporto di Ermitage Italia  – con in esposizione oltre 550 reperti provenienti da prestigiosi musei internazionali, quali il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, il  Museo Nazionale del Bardo di Tunisi, il Museo Archeologico di Salonicco, il Museum for Pre-and Early History di Berlino e da istituzioni museali italiane come il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e i  Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Sassari e Nuoro.

Dopo il grande successo riscosso dalle conferenze della Direttrice del Museo Nazionale del Bardo Fatma Naït Yghil e del Professore di letteratura greca  dell’Università di Trento Giorgio Ieranò, ecco nuovamente dunque il  Direttore di uno dei musei prestatori della mostra (aperta fino al prossimo 15 giugno presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e il Palazzo di Città), ma soprattutto l’artefice di uno dei più emblematici casi di  sviluppo e valorizzazione museale degli ultimi tre anni in Italia, capace di portare il MANN di Napoli dai 250.000 visitatori del 2015 agli oltre 600.000 del 2018 con la previsione di avvicinarsi al milione di visitatori a chiusura del 2019.

Alla guida del museo napoletano dal 2015, il Direttore Paolo Giulierini parlerà della relazione speciale che il suo Museo ha con il Mediterraneo, non solo per l’abbondanza di reperti provenienti dal bacino dal Mare Nostrum che si trova nelle sue collezioni, ma anche per la centralità che il MANN sta assumendo nel panorama dei grandi musei, per le mostre internazionali che ospita e a cui partecipa con i suoi prestiti e per importanti progetti e sinergie. 

Moderatore dell’intervento sarà Maurizio Cecconi, AD di Villaggio Globale International, società organizzatrice della mostra, che saprà stimolare
anche una riflessione sulle questioni inerenti le strategie museali e le più innovative forme di comunicazione e di intervento sociali dei  Musei, di cui il MANN sta dando eccezionale esempio 

Tutti gli appuntamenti si inseriscono nel programma de “I Pomeriggi della  Fondazione”, momenti di approfondimento culturale proposti dalla Fondazione di Sardegna.

Con una superficie espositiva di oltre 12.000 metri quadri, il MANN vanta il più ricco e pregevole patrimonio di opere e manufatti di interesse archeologico in Italia. Nel novero dei più importanti musei archeologici
al mondo, la ricchezza delle sue collezioni lo rende punto di riferimento internazionale per quanto riguarda la storia romana.

Si stima che ad essere attualmente in esposizione non sia che un terzo
del patrimonio museale
, con intere sezioni come l’epigrafica e la Cumana rimaste a lungo chiuse al pubblico e riaperte in occasione del resaturo del 2012 che ha portato ad una più vasta riorganizzazione del Museo.

In occasione della mostra cagliaritana il MANN ha attinto dai suoi ricchi depositi e prestato oltre 30 pezzi, ammirabili presso la sede di Palazzo di Città e del Museo Archeologico Nazionale. Fibbie decorative, ma soprattutto tazze, recipienti, anfore ed orci decorati per la maggior parte risalenti alla Tarda Età del Bronzo e che sono prova dell’esistenza di  contatti e contaminazioni nel bacino del Mediterraneo: fogge simili si trovano in Sardegna quanto in Spagna, dove a loro volta si trovano modelli ripresi da manufatti provenienti dall’Egeo, dove si importano dolî da Cipro.  Semplici oggetti di uso quotidiano diventano così specchio di un crocevia di relazioni, assumendo differenti valori simbolici nel loro diffondersi  nel Mediterraneo.

Paolo Giulierini

Direttore del Museo Archeologico di Napoli dal 2015 e Direttore ad interim del Parco Archeologico dei Campi Flegrei dal febbraio 2018 al maggio 2019. Già Direttore del MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona) della Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona; si è laureato in Etruscologia e Antichità italiche ed è specializzato in archeologia classica presso l’Università degli Studi di Firenze. 

Suo il merito di aver riaperto, dopo anni di chiusura al pubblico, le sezioni egizia,epigrafica, Magna Grecia e Preistoria del MANN e di aver promosso
la realizzazione delle relative guide editoriali; sperimentatore del progetto OBVIA (in collaborazione con l’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”) dedicato alle tecniche innovative di comunicazione museale, ha promosso
la realizzazione di Father and Son, primo videogame mondiale di materia archeologica dedicato ad un museo.

About Federico Montaldo

Studente di Lingue e Comunicazione, appassionato di cinema, musica e fotografia.

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