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Invecchiamento a Cagliari il progetto dell’Università e Coni

Finanziata con 90 mila euro una ricerca sull’invecchiamento che non ha precedenti in Europa.

RICERCA, TRA PREVENZIONE E BENESSERE. “Per noi medici la prevenzione è una vera missione, in quanto significa allungare la vitalità e il benessere delle persone. Le attività fisiche aiutano la socializzazione, aumentano la padronanza cognitiva e prevengono acciacchi e mali di vario genere. Siamo – dice il rettore MariaDel Zompo– di sostenere e promuovere questo progetto che si innesca sul territorio e ancora una volta dimostra come la sinergia sport,ricerca e salute sia proficua per le collettività”. Mauro Carta rilancia: “Il 36 per cento della popolazione italiana avrà più di65 anni nel 2050 e ci saranno 180 milioni di anziani in Europa. L’invecchiamento è associato all’aumentare delle malattie croniche, così come all’aumento proporzionale degli anni di vita con la presenza di disabilità, con un elevato impatto sui costisociali e sanitari. La nostra ricerca è la prima sulla prevenzione in Europa” dice il professor Carta. “L’attività fisica contrasta la disabilità legata alle malattie croniche, ha effettipositivi sulla qualità della vita e sui ritmi biologici, impedisce il declino delle funzioni motorie aiutando a prevenire le cadute,fattori di disabilità e morte precoce negli anziani. Migliora la risposta immunitaria e incide positivamente sui possibili disturbi metabolici, incluso il diabete”. Per la professoressa Del Zompo è fondamentale cogliere anche i benefici individuali e sociali. “Il moto costante, con regole e metodicità acclarate e supportate da personale specializzato, fornisce un valido supporto nel fronteggiare il declino cognitivo e della memoria, e agisce nelle prime fasi della depressione e sugli “atteggiamenti disfunzionali” legati alla non accettazione dei limiti imposti dall’età”.

“Le neuroscienze hanno dimostrato che fare moto aiuta a vivere sani e più a lungo” dice il rettore Maria Del Zompo. “Le ricadute sono sanitarie, sociali ed economiche” aggiunge Mauro Carta. A gennaio le prime “lezioni”operative. La sala consiglio del rettorato ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dello studio clinico “Anzianità attiva e salute”.Il progetto – curato dal dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell’ateneo di Cagliari, con Mauro Carta responsabile scientifico, e dal Coni Sardegna – è finanziato con 90 mila euro da Fondazione di Sardegna e Università di Cagliari. I 120 partecipanti – le iscrizioni sono aperte: 070.6092280, lunedì, martedì e venerdì dalle 11 alle 14 -saranno suddivisi in due gruppi da 60 in modo casuale e seguiranno attività fisica “dolce” e attività culturali. Il progetto prende il via a Cagliari nel gennaio del 2019 per dodici settimane continuative.

UNIONE EUROPEA E HORIZON 2020:LA CENTRALITA’ DELLA SALUTE.“La ricerca – come da bersaglio del piano Horizon 2020 dell’Unione Europea, oltre 135 milioni di euro dedicati alla terza età -richiede uno sforzo multidisciplinare integrato. Il progetto multidisciplinare che proponiamo è un’opportunità per acquisire ulteriori conoscenze nell’area dell’invecchiamento attivo” spiegala specialista Gioia Mura.Lo studio clinico randomizzato controllato, in singolo cieco,“Anzianità attiva e salute” nasce dall’esperienza dei ricercatori dell’ateneo di Cagliari sugli effetti dell’attività fisica nelle persone over 65, e dalle competenze professionali del Coni. La sinergia tra Università e Coni, con l’accordo tra il professor Carta e il numero uno del Comitato olimpico, Gianfranco Fara,ha già prodotto il progetto “A Chent’Annos in Salude”. Il presidente del Coni regionale rimarca un aspetto: “Abbiamo supportato per primi in Italia la bontà degli effetti sulla terza età di un protocollo di attività fisica vigorosa verso uno di attività fisica lieve-moderata su parametri fisici, biomeccanici,metabolici, e psicologici”. In sostanza, una “buona pratica”non solo nell’ambito della ricerca scientifica dell’ateneo di Cagliari, ma per la cooperazione tra il know how universitario, il mondo del lavoro, il Coni (istituzione deputata nel settore dell’attività fisica) e il territorio. “Mi piace pensare, nella terra della longevità, che anche questo progetto, basato sulla verifica con metodo scientifico dei parametri vitali, contribuisca anche a innescare attività di svago, movimento e vacanze nella nostra regione. Una buona pratica – sottolinea la professoressa Del Zompo– che fa capo ai nostri ricercatori e a figure competenti”.

STAFF E PERCORSO.“Anzianità attiva e salute” è curato da un gruppo multidisciplinare del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica è composto daMauroCarta,GioiaMura, Claudia Sardu, Luigi Minerba, Gabriele Finco, Eleonora Cocco,Marco Monticone, Enrico Cacace, Franco Rongioletti, Laura Atzori, Alberto Cauli, Valeria Ruggiero, Sofia Cosentino, Fernanda Velluzzi,Andrea Loviselli, Ernesto d’Aloja, Paolo Contu.Fanno parte del team di ricerca MariaPetronilla Penna(dipartimento Pedagogia, psicologia e filosofia), MassimilianoPau (dipartimento Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali) e GianMario Migliaccio(Coni).

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