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giorgio tirabassi

A Cagliari la ventunesima edizione del festival Forma e Poesia nel Jazz

Dal 27 al 30 settembre a Cagliari la ventunesima edizione del festival Forma e Poesia nel Jazz. Tra i protagonisti Roy Paci, Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma, Karima,  Claudio Filippini Trio, The Licaones, Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi duo,  Remo Anzovino e The Quintet con Flavio Boltro ed Emanuele Cisi.


Soffia su ventuno candeline Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, con la direzione artistica di Nicola Spiga, che da giovedì 27 a domenica 30 settembre ritrova gli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari (dopo la fortunata edizione di un anno fa) per un’intensa quattro giorni all’insegna della musica jazz, con un particolare riguardo per alcuni tra i più interessanti progetti e musicisti che popolano la scena nazionale; e, accanto alla musica, tanti altri eventi e appuntamenti, a completare un cartellone come al solito fitto e variegato.

Energia Primordiale è il titolo che campeggia su questa ventunesima edizione; un’edizione dedicata, nel trentennale della scomparsa, al writer e pittore newyorkese Jean-Michel Basquiat, tra i maggiori esponenti del graffitismo, un artista in grado di trasportare il movimento dalle strade metropolitane alle più importanti gallerie d’arte mondiali, e dal cui istinto e visionarietà il festival cagliaritano attinge idealmente, trovando ancora una volta nel jazz un’inesauribile fonte di ispirazione.

Nel corso dei suoi quattro lustri di vita, Forma e Poesia nel Jazz ha ospitato tanti nomi di primissimo piano della scena jazzistica italiana, come Paolo Fresu, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Stefano Bollani, Antonello Salis, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, per citarne alcuni, e continua il suo lavoro di promozione dei più interessanti progetti nostrani. In particolare, quest’anno saranno protagonisti, tra gli altri, la cantante KarimaThe LicaonesRoy Paci, il duo formato da Francesco Bearzatti Giovanni Guidi, il pianista Remo Anzovino, il progetto The Quintet capeggiato da Emanuele Cisi Flavio Boltro, il trio del pianista Claudio Filippini, l’attore Giorgio Tirabassinelle vesti di musicista e narratore per raccontare passi e aneddoti della vita del leggendario chitarrista gitano Django Reinhardt,

Non solo concerti: il programma prevede infatti anche quattro “narrazioni in jazz” curate dal musicista e musicologo Enrico Merlin, una mostra a cura di Attilio Berni di uno strumento simbolo del jazz come il sassofono. E poi, la presentazione del volume Sardegna, jazz e dintorni (Aipsa, 2018) con gli autori Simone Cavagnino e Claudio Loi, un laboratorio sui suoni dedicato ai bambini, la presentazione del progetto “377″ del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanayescursioni guidate e altro ancora.

Dedicata alla memoria dell’amico e collega Robi Massa, l’organizzatore scomparso di recente, la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz è organizzatacon il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Fondazione di Sardegna e del Comune di Cagliari, con la collaborazione di ArST – Metro Cagliari, FIAB Cagliari, ABC Sardegna – Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, CSM Centro Studi Musicali Torre in Pietra, Ambasciata del Belgio in Italia, Bflat, E.JA Energia, THEANDRIC teatro nonviolento, Coldiretti Cagliari, Alla Scoperta di…, Associazione Spazio per Tempo, Associazione Kromatica. Media partner: Eja Tv, Unica Radio, Sardegna Eventi 24.

Anteprima del festival sabato 22 settembre alle 18 con due formazioni isolane, la Crazy Ramblers Hot Jazz Orchestra e la Big River Marching Band in “street parade” dal porto fino all’ex Manifattura Tabacchi. E.JA Energia è il main sponsor dell’evento, che sarà ripreso in streaming da Eja TV e Sardegnaeventi24.

  • Al via giovedì 27 settembre

Forma e Poesia nel Jazz numero ventuno avrà il suo inizio ufficiale giovedì 27 settembre alle 19 con il concerto della pianista, cantante e compositrice tedesca Olivia Trummer con il suo trio composto da Matteo Bortone al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. L’artista originaria di Stoccarda, nonostante la giovane età, vanta una discografia con ben sei album all’attivo e concerti in Germania, Stati Uniti, Austria, Irlanda, Inghilterra, Italia, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Arabia Saudita. L’incontro con i due musicisti italiani è avvenuto mentre era impegnata con il suo primo tour nel nostro Paese nell’estate 2016. Questa fortunata scoperta l’ha ispirata a continuare a girare in trio in Italia e in Germania, rinnovando il proprio repertorio con una serie di nuove canzoni e composizioni ispirate alla tradizione e allo stile di vita italiano. La Trummer, oltre a essere leader di svariati progetti, è in tournée con il chitarrista statunitense Kurt Rosenwinkel e la sua Caipi Band. Recentemente è stata votata Artist To Look Out For dalla rivista jazz britannica Jazzwise ed è considerata una delle principali pianiste e cantanti jazz femminili della sua generazione.

Il secondo set della serata (alle 20) vedrà di scena, con i suoi suoni e ritmi contagiosi, The Licaones, quartetto d’area friulana, ricco di verve e ironia, che torna alla ribalta a più di dieci anni dal suo primo lavoro discografico, ”Licca-Lecca”, premiato dal pubblico con oltre diecimila copie vendute. La formazione salirà sul palcoscenico con il suo progetto in stile acid jazz, oscillando funambolicamente tra blues, funky e le atmosfere classicamente hammondiane, i richiami latini e una giusta dose di improvvisazione. Ai fiati, il sassofonista Francesco Bearzatti e il trombonista Mauro Ottolini, musicisti ai vertici della scena jazzistica nazionale e abituali frequentatori di quella internazionale, creativi sperimentatori, ma anche compositori e arrangiatori di grande estro, affiancati da  Oscar Marchioni all’organo e Paolo Mappa alla batteria. 

L’ultimo appuntamento della giornata vedrà luci e amplificatori accendersi alle 22 per The Big Easy Trio, con la voce di Karima accompagnata dal pianoforte e dalle tastiere di Roberto De Nittis e ancora dal trombone di Mauro Ottolini. Il trio della cantante livornese, salita alla ribalta nel 2006 grazie alla partecipazione al fortunato format televisivo “Amici” di Maria De Filippi, deve la sua nascita all’incontro con il polistrumentista e compositore Roberto De Nittis e a quello successivo con Mauro Ottolini, con il quale ha collaborato cantando nel suo disco “Tenco. Come ti vedono gli altri”, pubblicato nello scorso 2017 per la Azzurra Music. Il nome del trio è un omaggio alla città di New Orleans, che proprio a partire dagli anni settanta venne soprannominata “Big Easy”, nome parso subito adatto a definire questo inatteso sodalizio artistico che riprende proprio le sonorità da “street band” della città della Louisiana. Il repertorio affrontato spazia da Otis Redding, Ray Charles, Etta James, Fontella Bass fino ad arrivare a Amy Winehouse e Bruno Mars, con la dichiarata volontà di ripercorrere la storia del blues, del R&B e del jazz delle origini, fino ai giorni nostri.

  • Venerdì 28

Apre la serata di venerdì 28 settembre, alle 19, un duo d’eccezione che vede insieme l’eclettico sassofonista Francesco Bearzatti e il pianista Giovanni Guidi. Un incontro che unisce sapientemente la creatività, originalità e inventiva del musicista di Pordenone (sperimentatore sempre pronto ad allargare i confini del jazz con il suo sax profondamente intriso di blues), con il raffinato e profondo tocco pianistico del “giovane veterano” di Foligno, da anni al fianco del trombettista Enrico Rava che non ha esitato a definirlo “pianista prodigioso per inventiva e vocazione costruttiva-sovversiva, in un quadro di formazione tristaniana, di richiami jarrettiani largamente (e positivamente) modificati, di capacità di viaggiare nel blues e nel free, scarno eppure sontuoso, lirico e dissonante”.

Alle 20 sale sul palcoscenico dell’ex Manifattura Joe Barbieri per presentare il suo quinto album di inediti, “Origami”, un disco imperniato sui concetti di fragilità e di bellezza, che gli origami – ovvero l’arte giapponese di piegare la carta – riescono miracolosamente a porre in relazione; un lavoro che segna la piena maturità del cantautore napoletano. Con Joe Barbieri (voce, chitarra classica), a Cagliari ci saranno Stefano Jorioal violoncello, Antonio Fresa al pianoforte, Giacomo Pedicini al basso acustico e Sergio Di Natale alla batteria.

Musica e parole, a partire dalle 22, per raccontare la vita del grande chitarrista francese Django Reinhardt, icona indiscussa dello stile manouche, all’apice del successo negli anni Trenta e Quaranta: “Django Reinhardt, il fulmine a tre dita” è il titolo dello spettacolo ideato dal chitarrista Gianfranco Malorgio dell’Hot Club Roma in collaborazione con il direttore artistico del Festival Jazz Tradizionale di Lanciano Renato Gattone, che vede l’attore Giorgio Tirabassi nella doppia veste di narratore e musicista. Tra momenti ironici e passaggi commoventi, lo spettatore si ritroverà proiettato nell’Europa delle sale da ballo della Parigi negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, percependone le atmosfere come in un film in bianco e nero. Insieme a Giorgio Tirabassi (voce e chitarra solista), Gianfranco Malorgio(chitarra ritmica) e Renato Gattone (contrabbasso), completano la formazione Luca Velotti (clarinetto) e Moreno Viglione (chitarra solista). 

  • Sabato 29

Il primo set di sabato 29, come sempre alle 19, ha per protagonista il pianista Ivan Dalia, una delle rivelazioni della musica jazz degli ultimi anni, in procinto di pubblicare il suo primo album in studio al quale hanno preso parte musicisti del calibro di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Ad affiancarlo sul palco dell’ex Manifattura Tabacchi, Alberto Sauri al basso e Javier Reyes alla batteria, musicisti che compongono il suo trio berlinese. La musica del pianista campano, classe 1985, cieco dalla nascita, ricerca e trova influenze provenienti sia dalla musica classica che dal jazz, ma anche dalla tradizione popolare. 

Alle 20 in scena il trio del pianista Claudio Filippini,a Cagliariper presentare il disco “Before the wind”, in uscita prevista per il prossimo ottobre. Il pianista di Pescara, che nel corso degli anni ha condiviso palcoscenici importanti con le stelle del firmamento jazzistico nazionale e internazionale come Wynton Marsalis, David Binney, Palle Danielsson, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Mario Biondi, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Chiara Civello, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Roberto Gatto, Stefano Di Battista, sceglie un titolo che dimostra quanto continui a riconoscersi in una dimensione di sogno e di attesa. Un lavoro, che pur mantenendo la propria matrice jazz, non si cristallizza su una formula fissa, ma verso una continua ricerca di nuove mete a cui approdare. Colleghi e compagni di viaggio di Filippini, che lo accompagnano ormai da tre lustri e che lui stesso definisce “la migliore sezione ritmica che un pianista possa desiderare”, saranno il contrabbassista Luca Bulgarelli e il batterista Marcello Di Leonardo

L’ultimo atto della serata di sabato 29 (alle 22) vede al centro dei riflettori il trombettista, compositore, arrangiatore e cantante siciliano Roy Paci in “Inediti, B-Sides e altre amenità”un live all’insegna della riscoperta di materiale inedito e brani fuori scaletta eseguiti da una formazione ad hoc: Vito Scavo al trombone, John Lui alle chitarre e cori, Roberto De Nittis al pianoforte, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. In trentacinque anni di carriera, il poliedrico musicista nativo di Siracusa, ha realizzato e partecipato a più di cinquecento album, collaborando con artisti del calibro di Manu Chao, Mike Patton, Negrita, The Ex, Vinicio Capossela, Gogol Bordello, Macaco, 99 Posse, Daniele Silvestri, Bombino, Caparezza, Hindi Zahra, Ivano Fossati, Subsonica, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Frankie Hi-nrg, Tony Levin e tanti altri. Lo scorso febbraio ha partecipato al Festival di Sanremo insieme a Diodato con la canzone “Adesso”
mentre è del 20 luglio l’ultimo singolo, “Salvagente”, che insieme al suo gruppo Aretuska vede la partecipazione del rapper Willie Peyote. Roy Paci ha anche realizzato colonne sonore per cinema, tv e teatro, ricevendo riconoscimenti come il prestigioso Nastro d’Argento e una candidatura al David di Donatello. 

  • Domenica 30

La quarta e ultima giornata di Forma e Poesia nel Jazzdomenica 30 settembre, si aprirà alle 19 con il quartetto sardo Musica Ex Machina, attivo dal 2006 e formato da musicisti che hanno saputo fondere le proprie differenti estrazioni musicali, sublimandole in un progetto nel quale coesistono sapientemente stili e approcci eterogenei alla musica. Sul palco il pianista Guido Coraddu (proveniente dal conservatorio e dalla ricerca di avanguardia), il trombettista Francesco Bachis (cresciuto nel mondo bandistico e storico membro dei Ratapignata, altra band molto nota in terra di Sardegna), il bassista elettrico Mauro Sanna (attivo nel mondo della musica pop-rock della Sardegna isolana), e il batterista Simone Sedda (musicista eclettico con interessi che spaziano fino all’avanguardia elettroacustica). La formazione ha pubblicato di recente l’ultima fatica discografica, l’album “BURP” (Hopetones Records, 2018), e negli anni ha collaborato e suonato con musicisti del calibro di Louis Sclavis, Roy Paci, Daniele Sepe, Marco Rovelli, Victor See Yuen, Cecilia Smith, Kenny Brawner, Fred Johnson, Hasan Bakr esibendosi in numerosi contesti musicali, teatrali, letterari e cinematografici.

Alle 20 uno dei momenti più attesi della ventunesima edizione del festival: a Forma e Poesia nel Jazz arriva Remo Anzovino. Considerato da critica e pubblico uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione, il pianista friulano (che affianca all’attività di musicista anche quella di avvocato penalista) è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Al suo attivo quattro album registrati in studio e uno dal vivo (registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma), un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno dedicato a Muhammad Ali (in collaborazione con Roy Paci). Numerose sono le collaborazioni di grande prestigio e grande trasversalità: da Roy Paci a Franz Di Cioccio, da Danilo Rossi all’Orchestra d’Archi Italiana, da Lino Capolicchio a Simone Cristicchi, passando per Gino Paoli, Enzo Gragnaniello, Mauro Ermanno Giovanardi, Giuliano Sangiorgi, da Tony Esposito a Luisa Prandina, fino al jazz con Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Bebo Ferra e Luca Aquino, ma anche il rock di Tre Allegri Ragazzi Morti e Roberto Dellera, il rap d’autore di Dargen D’Amico e l’arte fotografica e figurativa di Oliviero Toscani e Davide Toffolo. Remo Anzovino è attualmente impegnato nella realizzazione del suo quinto album, “Nocturne”, che vedrà la luce per Sony Music. 

A chiudere in bellezza la ventunesima edizione del festival, alle 22The Quintet, progetto originale che annovera solidi e rodati musicisti attivi nel panorama internazionale come il trombettista Flavio Boltro, il sassofonista Emanuele Cisi, il pianista Eric Legnini, il bassista Massimiliano Rolff e il batterista Adam Pache. Cinque top player, dunque, per una produzione in cui brani originali e standard si intrecciano sapientemente, in bilico fra tradizione e modernità. 

  • Eventi collaterali

Non solo musica, ma anche incontri, laboratori per bambini, escursioni guidate, momenti dedicati al gusto del palato e altro ancora dal 27 settembre al primo ottobre negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari. 

Ritorna al festival Enrico Merlin, musicista e musicologo, quest’anno impegnato in quattro incontri dedicati alla storia del jazz e altri racconti (tutti i giorni alle 18). Il 28 settembre al suo fianco anche il pianista Nicola Stilo per raccontare il trombettista statunitense Chet Baker, icona del jazz e costante punto di riferimento per vecchie e nuove generazioni di musicisti. 

Dopo il successo della passata edizione, il 29 e 30 settembre ritorna il musicista e collezionistaAttilio Berni con la sua esposizione di strumenti e la sua masterclass-conferenza in cui racconta, con esempi dal vivo, il sassofono, passato nell’arco di centocinquant’anni da parente lontano del clarinetto a strumento principale del jazz. 

Sabato 29, alle 11.30, incontro con il pianista Ivan Dalia dal titolo L’arte che fa bene. Forme e percorsi di inclusione e non discriminazione a cura dell’associazione ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), da sempre in prima linea in Sardegna e nel resto d’Italia per la promozione del diritto alla vita indipendente, all’inclusione, alla libertà di scelta e autodeterminazione delle persone con disabilità e le loro famiglie. Si parlerà dei temi della segregazione fisica, della mancanza di pari opportunità e della discriminiazione che le persone con disabilità subiscono dalla società: parteciperanno all’incontro con il pianista cieco il presidente di ABC Sardegna Marco Espa e la dottoressa Francesca Palmas.

Sempre sabato 29, ma alle 18.30, presentazione di Sardegna, jazz e dintorni, recente pubblicazione di Simone Cavagnino Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa, tra gli altri. A seguire, conferenza stampa di presentazione del progetto “377” del contrabbassista sardoSebastiano Dessanay. Il musicista, da tempo trapiantato nel Regno Unito, partirà il prossimo ottobre per un tour in bicicletta che toccherà tutti i comuni della Sardegna, con la volontà di trarre ispirazione dall’incontro con la tradizione e contemporaneità della sua terra madre, scrivendo ogni giorno nuova musica ispirata dai luoghi e persone incontrate, per giungere, dopo un anno, alla realizzazione di un progetto musicale unico nel suo genere.

Spazio anche per i bambini: il 29 e il 30 mattina, dalle 10.30, l’associazione culturale Spazio per Tempo proporrà “Un mondo di suoni”,laboratori creativi-musicali per piccoli e futuri musicisti. Info al 3779722048.

Il 28 e il 29, in collaborazione con l’azienda ARST, ecco Jazz in Metrò, musica itinerante sulla metropolitana leggera. Ed ecco infine quattro diverse escursioni, una per ogni giorno del festival, in compagnia della guida escursionistica Stefania Contini: mete la Sella Del Diavolo, il Parco regionale di Molentagius, la costa tra Solanas a Porto Sa Ruxil, e le Tombe dei Giganti di Is Concas e Murta Sterria. Per prenotarsi occorre chiamare il numero 3489305607. Chi partecipa alle escursioni avrà uno sconto del 20 per cento sull’ingresso al festival. 

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