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Sonia Peana

Time in Jazz Preview: a Modena  un’anticipazione del festival internazionale diretto da Paolo Fresu

In quattro serate di suoni, immagini e testimonianze all’interno della rassegna jazz modenese Giardini d’Estate

Suoni, immagini e testimonianze di Time in Jazz approdano da lunedì 16 a giovedì 19 luglio ai Giardini Ducali di Modena per un’anticipazione del festival ideato e diretto da Paolo Fresu, che dall’8 al 16 agosto vivrà la sua trentunesima edizione tra Berchidda (Ss), paese natale del trombettista, e altre località del nord dell’isola.

Presentato da BPER Banca e Time in Jazz con la collaborazione del Comune di Modena, Sardinia Ferries e Studio’s, l’appuntamento nella città emiliana, sotto il titolo Time in Jazz Preview, vuole offrire una sorta di assaggio del festival con quattro serate di eventi all’interno della rassegna Giardini d’Estate, nell’ambito dell’Estate modenese organizzata dal Comunedi Modena con il sostegno di Hera e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: un cartellone variegato, come è nell’animo del festival sardo, che vede impegnate anche realtà modenesi da tempo legate a Berchidda.

Al centro della prima serata, lunedì 16 alle 21, la proiezione de “La stoffa dei Sogni”, il film diretto dal regista Gianfranco Cabiddu (tra i membri “storici” di Time in Jazz) e girato sull’isola dell’Asinara con un cast che vede come protagonista Sergio Rubini con Ennio Fantastichini e Renato Carpentieri tra i principali interpreti. Liberamente ispirata a “L’Arte della Commedia” di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione in napoletano della “Tempesta” di William Shakespeare, l’anno scorso “La stoffa dei sogni” ha fatto incetta di allori: David di Donatello per la miglior sceneggiatura adattata, Premio Dante Ferretti per la migliore scenografia, Globo d’Oro per il miglior film, Cult Director Award al quindicesimo Ischia Global Film & Music Fest, Premio del pubblico come miglior film e premio a Sergio Rubini come miglior attore al Sabaudia Film Commedia Festival, Gobbo d’Oro per il miglior film al Bobbio Film Festival 2017.

Martedì si comincia alle 18, ai Giardini Ducali, con Nel suono e nel segno,un laboratorio didattico musicale per bambini ideato e realizzato dalla violinista Sonia Peana e dall’illustratore Alessandro Sanna: un progetto fatto di suoni e immagini realizzati dal vivo per avvicinare i piccoli alla creatività. Alle 21 spazio quindi alla presentazione di “Time in Jazz”, il libro edito l’anno scorso da Franco Cosimo Panini Editore in occasione della trentesima edizione del festival sardo: Paolo Fresu ed Eugenio Tangerini, responsabile delle relazioni esterne di BPER Banca, accompagneranno il pubblico nella storia dei primi trent’anni del festival attraverso testimonianze e immagini selezionate tra le migliaia scattate dai fotografi che hanno immortalato Time in Jazz nel corso del tempo. Al termine dell’incontro, un momento di magia visiva e musicale con la danzatrice modenese Elena Annovi, amica e collaboratrice del festival da anni, che improvviserà sulle note dal vivo di Paolo Fresu. Lo stesso trombettista intreccerà poi le note del suo strumento con quelle della chitarra di Bebo Ferra, suo partner da tre lustri nei ranghi del Devil Quartet, una delle formazioni più accreditate nella vasta e feconda produzione artistica del musicista di Berchidda, per intavolare un fitto dialogo in musica che si annuncia fuori dai cliché del genere.

Un altro duo tiene banco l’indomani, mercoledì 18, a partire dalle 21: il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile, jazzisti pugliesi legati da una lunga intesa artistica, presentano il loro recente progetto “D’amour”, basato su riletture e libere rievocazioni di grandi chansonnier francesi come Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Léo Ferré e Édith Piaf.

Un doppio appuntamento suggella infine, giovedì 19, la quattro giorni di Time in Jazz Preview. Il primo è un laboratorio didattico per bambini realizzato in collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore e incentrato sui volumi della Pimpa, la famosa cagnolina a pois rossi nata dalle matite di Altan, tradotti in lingua sarda e animati per l’occasione dall’attrice Lisa Mazzoli.

Poi, alle 21, sipario finale con “Faber in Sardegna”, il documentario firmato ancora da Gianfranco Cabiddu, uscito nelle sale tre anni fa, che racconta il rapporto tra il cantautore genovese, l’isola e un luogo speciale come l’Agnata, la località nei pressi di Tempio Pausania che elesse a suo buen retiro. Il film raccoglie rare immagini d’archivio, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze di amici e personalità della musica e della cultura che raccontano un De André privato, intimo. E poi gli omaggi dal vivo dei tanti musicisti che si sono esibiti nei vari concerti all’Agnata organizzati per anni, dal 2005 al 2011, dal festival Time in Jazz in collaborazione con la Fondazione De André: tra questi Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli, Cristiano De André, Danilo Rea, lo stesso Paolo Fresu e il compianto Gianmaria Testa.

About Pasquale Mattu

Laureato in Lingue e Comunicazione a Cagliari e specializzando in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni a Urbino. Appassionato di advertising e marketing da tempo immemorabile, dipendente da musica, cinema e fotografia. Nel tempo libero ascolto metal, leggo, creo memes, guardo vecchi film e appena posso viaggio.

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