Alexa Unica Radio
Francesco Abate
Francesco Abate e Giulia Sanna

Intervista a Francesco Abate – “Torpedone trapiantati”

unica radio
Unica Radio Podcast
Intervista a Francesco Abate - "Torpedone trapiantati"
Loading
/

Francesco Abate dieci anni dopo: quella “cocciuta voglia di vivere”!

Francesco Abate si racconta ai microfoni di Unica Radio, poco prima dello spettacolo-reading che lo vede protagonista, insieme a Giacomo CastiMarco Noce e Matteo Sau, dell’anteprima della XVI edizione del festival Marina Cafè Noir, al Chiostro di San Domenico.
A dieci anni dal trapianto di fegato che gli ha “ridato” la vita, oltre ad avergliela tanto cambiata, e a distanza di otto anni da Chiedo scusa pubblicato a due mani con Saverio Mastrofranco alias Valerio Mastandrea– lo scrittore e giornalista cagliaritano presenta il suo nuovo libro Torpedone Trapiantati -ancora una volta con Einaudi, Stile Libero– , legato a doppio filo al precedente.
Marina Café Noir
La storia del romanzo è quella di una “comitiva di sopravvissuti”: un gruppo eterogeneo di persone che hanno ricevuto “il dono” e sono quindi entrati, di diritto, nel registro dei trapiantati; ma è anche il racconto di chi ci ha provato e non ce l’ha fatta.
Con comicità e tanta autoironia Abate si mette a nudo, questa volta senza il bisogno di nascondersi dietro Valter, suo alter ego in Chiedo scusa, e racconta di una delle tante rimpatriate tra trapiantati e le loro rispettive famiglie a cui non ha, sulle prime, tanta voglia di andare ma a cui verrà trascinato per un orecchio dalla mamma: figura sempre presente e importantissima nei suoi racconti.
Attraverso la scrittura l’autore sublima e dissacra tante situazioni, talvolta anche molto delicate, e affronta tematiche di spessore, quali l’importanza di essere donatori o la necessità di ricordare chi ha lottato fino all’ultimo ma ha perso la battaglia con la vita, soprattutto quando rimangono figli troppo giovani, orfani di padri o madri  il cui ricordo potrebbe sbiadire con l’avanzare dell’età, se non allenato.
Procede così Torpedone trapiantati, tra rievocazioni di periodi bui, l’omaggio a Cinzia -cui Abate deve la sua seconda nascita- e la voglia di andare avanti consapevoli di avere, come tutti, una “data di scadenza” ma risoluti nel viversi ogni giorno come se fosse l’ultimo, andando a cento all’ora!
ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCO ABATE

About Giulia Sanna

Nasce a Cagliari nell'ottobre del 1990. Consegue la maturità scientifica e si laurea in giurisprudenza. Da giurista pentita decide di cambiare le sue sorti e tenta di avvicinarsi al mondo della comunicazione, che da sempre la affascina e la appassiona. Le esperienze all'estero, a Parigi prima e a Londra poi, la aiutano a capire che la vita è veramente troppo breve per sprecarla a fare qualcosa che non dà stimoli e anzi demolisce la nostra curiosità e il nostro amore per la stessa. Un breve workshop di giornalismo a Roma, indetto da The Post Internazionale con la partecipazione di Limes, suggella per sempre questa sua convinzione e la condanna al precariato eterno. Amante della satira oltre ogni misura e della comicità dissacrante. Viaggia, legge, scrive, corre, mangia e ride. Mai contemporaneamente. Crede nel potere della musica terapeutica.

Controlla anche

L’impatto delle criptovalute sulle rimesse globali

Negli ultimi anni, le criptovalute sono diventate una forza dirompente nelle rimesse globali, offrendo un’alternativa …