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Festival dei Tacchi

In Ogliastra è tempo di Festival dei Tacchi

Una vera esperienza di turismo culturale e sostenibile da 19 anni. Dal 2 all’8 agosto nei Comuni di Jerzu, Ulassai e Gairo: 43 artisti, 3 anteprime nazionali, 21 spettacoli per 11 palcoscenici.
Tra i nomi di spicco Ugo Dighero, Max Paiella e Salvatore Cantalupo

A un passo dallo spegnere venti candeline, il Festival dei Tacchi, organizzato dal Cada Die Teatro, si prepara al suo appuntamento annuale estivo in Ogliastra con il teatro contemporaneo internazionale. Saranno sette giorni intensi, dal 2 all’8 agosto nei Comuni di Jerzu, Ulassai e Gairo, giornate che come sempre si snoderanno in un percorso fatto di teatri, paesaggi, natura, tradizioni, cultura enogastronomica.

IL FESTIVAL E IL TERRITORIO

In Sardegna il Festival dei Tacchi è una manifestazione di teatro unica nel suo genere, nata e alimentata dalla stretta connessione con il territorio e la comunità che la ospita, così i luoghi non fanno soltanto da palcoscenico o scenografia per qualche sera, ma diventano una cosa sola con gli spettacoli messi in scena cui regalano un valore aggiunto unico e irripetibile”, spiega il direttore artistico Giancarlo Biffi.

Nei sette giorni del festival 43 artisti, tra loro alcuni nomi noti anche al pubblico televisivo, della radio e delle serie TV, si alterneranno per 21 spettacoli negli 11 palcoscenici che saranno allestiti in diverse e suggestive location nei tre comuni partecipanti; la base di partenza di questo viaggio sarà come ogni anno la Cantina Antichi Poderi di Jerzu, grazie alla stretta partnership ormai storica. Durante le giornate del festival, con la collaborazione di associazioni e operatori turistici del territorio sarà possibile imparare ad arrampicarsi sui Tacchi d’Ogliastra, ad arrostire la carne secondo la tradizione locale, a praticare yoga in un rifugio, a scoprire in bici i percorsi naturali costellati da opere di Maria Lai, a tessere alla maniera delle artigiane ogliastrine.

TURISMO SOSTENIBILE

Il Festival dei Tacchi è una vera esperienza di turismo sostenibile: insieme alla meraviglia dei diversi teatri che trovano casa qui per una settimana, regala la possibilità di godere dell’ambiente intorno, dell’aria respirata da Maria Lai, dell’atmosfera magica di questo territorio che ci ha adottati da quasi vent’anni”, racconta Biffi. E come ogni forma di turismo sostenibile e di economia circolare restituisce alle comunità locali un valore aggiunto: nei Comuni coinvolti nel progetto di Cada Die Teatro – che non si limita a “occupare” il territorio d’estate, ma prosegue lungo la stagione invernale la sua attività artistica con le comunità locali – la ricaduta sulle attività commerciali e turistiche locali è importante.

IL PROGRAMMA

Diverse le novità in programma per questa edizione. La prima è la costituzione e il lancio della Rete “Nei Teatri dei Paesaggi”, che nasce dalla collaborazione tra il Cada Die Teatro, Campsirago Residenza di Lecco, con il suo festival “Il Giardino delle Esperidi”, e l’associazione culturale Inti di Brindisi con “Il Salento racconta”. Portare i tanti e diversi teatri nei paesaggi meravigliosi di cui è piena l’Italia e allo stesso tempo fare del paesaggio stesso il teatro, è l’obiettivo della nostra collaborazione”, spiega Giancarlo Biffi. La Rete sarà presentata durante il festival (domenica 5 agosto) in un incontro con i direttori artistici dei festival aderenti, il pugliese Luigi d’Elia, di Inti, e Michele Losi per le lombarde Scarlattine.

Nel cartellone spiccano i nomi di Ugo Dighero, Max Paiella e Salvatore Cantalupo: il primo, comico e attore noto al pubblico per i suoi numerosi personaggi televisivi, per aver fatto parte della Gialappa’s e per la lunga e prolifica carriera teatrale con il Teatro dell’Archivolto, porta in scena “Platero y yo”; Paiella, voce radiofonica della mattina al Ruggito del Coniglio, avverte con il suo “Siete ancora in tempo” sull’esaurimento progressivo delle risorse naturali e non solo; mentre Salvatore Cantalupo, il sarto in “Gomorra” di Matteo Garrone, solo per citare uno sei suoi più conosciuti ruoli cinematografici, interpreterà “Quegli angeli tristi, azione n.9 (un omaggio alla vita di Andreij Tarckovskij)”. Spazio poi a compagnie storiche del teatro italiano, all’arte circense e agli esiti scenici dei laboratori condotti durante le giornate del festival.

Il Festival dei Tacchi quest’anno ha tre anteprime nazionali. La prima è una co-produzione originale di Cada Die Teatro e Sardegna Teatro, con il sostegno di Ogliastra Teatro/Festival dei Tacchi, è il dramma contemporaneo “Ecuba, ultimo atto (per un girotondo sulle macerie del mondo)” di Giancarlo Biffi che insieme alla sua Ecuba, Lia Careddu, porta in scena Marta Proietti Orzella (Filò), Carla Stara (Cassandra), Chiara Aru (Polissena), e Alessandro Mascia (il Generale). Lo spettacolo, che aprirà il festival, giovedì 2 agosto alle 21.30 alla Cantina Antichi Poderi, sarà poi presentato nei prossimi mesi a Cagliari.

L’altra anteprima è “Riva Luigi ‘69&’79: il Cagliari ai dì dello scudetto” una produzione Cada Die Teatro, un omaggio a Gigi Riva di Alessandro Lay, che racconta attraverso la figura di Rombo di Tuono, gli anni Settanta in Sardegna.

La terza anteprima, sempre targata CDT, è invece un omaggio a un grande artista della nostra terra, Pinuccio Sciola, con una nuova veste di “Le Magiche Pietre”, il racconto di storie che parlano di pietre minuscole e gigantesche case di janas e tombe di giganti, con una partecipazione speciale di due musicisti d’eccezione, Mauro Palmas e Arrogalla (Franciscu Medda).

IL SUPPORTO DEI COMUNI E DEI VOLONTARI

Sono i luoghi a fare degli spettacoli del Festival dei Tacchi momenti magici e particolari, così come le persone che animano i luoghi. Quest’anno oltre a Jerzu e alla sua cantina, saranno Ulassai con la sua Stazione dell’Arte, il rifugio Nannai o la piazza, e Gairo, con la sua suggestiva frazione di Taquisara, le location in cui gli artisti si trasferiranno per qualche giorno.

Da ormai quasi vent’anni le amministrazioni che ci ospitano danno un grande aiuto non solo in termini economici, con grandi sacrifici rispetto ai bilanci dei Comuni già tartassati, ma anche un supporto organizzativo, che si unisce alla forza e all’entusiasmo dei volontari che ogni anno si propongono”, racconta Biffi.

Oltre alle partecipazioni dei Comuni, il Festival è finanziato con i fondi degli assessorati regionali della Cultura e del Turismo, e dalla Fondazione di Sardegna. La sua organizzazione è possibile anche grazie alla collaborazione ormai storica con i partner della Cantina Antichi Poderi di Jerzu e della Stazione dell’Arte di Ulassai.

About Alberto Cattarin

Alberto Cattarin, vengo da Isili e ho 24 anni. Studio Comunicazione, amante del tempo libero e del buon cibo.

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