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India concede risorse su Marte al Distretto della Sardegna

L’India ha concesso il brevetto per lo sfruttamento di risorse disponibili sul pianeta Marte al Distretto AeroSpaziale della Sardegna –  DASS

Dopo Cina, Europa, Giappone, Russia e Stati Uniti d’America, anche l’India, a seguito dell’udienza tenutasi il primo gennaio scorso presso l’ufficio brevetti preposto, ha approvato la concessione del brevetto di proprietà del DASS relativo al processo per garantire il sostentamento di missioni umane utilizzando le risorse disponibili sul pianeta rosso, quali suolo e relativi componenti come pure anidride carbonica di cui l’atmosfera marziana è quasi completamente costituita, per ottenere ossigeno, fertilizzanti, propellenti e biomassa edibile.

La tecnologia di particolare complessità brevettata, è riconosciuta per le caratteristiche di innovatività necessarie alla concessione, prevede numerosi stadi tra loro notevolmente interconnessi che possono essere suddivisi, per semplificarne la descrizione, in due sezioni: una contraddistinta da processi di tipo chimico-fisico dalla quale si possono ottenere ad esempio fertilizzanti e l’altra che contempla operazioni unitarie a carattere biologico da cui si produce biomassa edibile anche con l’impiego di microalghe.

“Il DASS è orgoglioso di questo risultato raggiunto. Questo consente di accrescere il valore del proprio patrimonio brevettuale in un settore strategico quale lo sviluppo di nuove tecnologie per l’esplorazione dello spazio. Un comporto importante per l’economia che recepisce uno dei paradigmi coniati dalla NASA. L’utilizzazione di risorse disponibili sul posto in modo deve consentire un abbattimento dei costi e l’allungamento dei tempi di missione”.

Il contributo del DASS

Appare evidente come il DASS contribuisca fattivamente al tema oggetto di continui approfondimenti secondo cui il Rinascimento, iniziato nel 1500, può completarsi solo mediante l’espansione della civiltà nello spazio orientandosi verso l’orizzonte sconfinato del sistema solare. Uno dei padri dell’esplorazione spaziale, Konstantin Ėduardovič Tsiolkovsky, usava dire circa cento anni fa che “la Terra è la culla dell’umanità, ma non si può vivere per sempre in una culla”.

“In questo periodo di gravissime difficoltà – prosegue Cao – è importante sottolineare come il DASS contribuisca con i propri brevetti alla necessità tecnologica. Anche il noto imprenditore statunitense, Elon Musk, sostiene la necessità di sviluppare l’accesso allo spazio a costi sostenibili per l’umanità. Siamo consci del pericolo per la civiltà umana che, se non si espanderà oltre i limiti della Terra, può rischiare l’implosione.

Il progetto Small Mission to Mars, presentato agli organi di stampa, coinvolge diversi Soci del DASS. Tra questi la società Avio, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali e l’Università di Cagliari. Diversi sono anche i soggetti pubblici e privati provenienti globalmente da quattro regioni italiane. La Sardegna considera il settore aerospaziale strategico per lo sviluppo e l’occupazione.

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