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In concerto con Enzo

In concerto con Enzo – una serata tra musica jazz e canzoni d’autore

Viaggio sul filo delle note e delle emozioni con “In concerto con Enzo” ovvero “Una serata tra musica jazz e canzoni d’autore” in compagnia di Paolo Jannacci – in tournée nell’Isola sotto le insegne del Jazz Club Network organizzato dal CeDAC per un duplice appuntamento venerdì 26 aprile alle 22.30 al Poco Loco di Alghero e sabato 27 aprile alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Sul palco – insieme con il poliedrico musicista e compositore milanese Paolo Jannacci, figlio d’arte e pluripremiato autore di colonne sonore per il cinema, oltre che apprezzato jazzista – l’ensemble formato da Stefano Bagnoli (batteria e percussioni), Marco Ricci (contrabbasso e basso elettrico) e Daniele Moretto (tromba / flicorno e cori) per uno speciale omaggio all’istrionico cantautore e cabarettista, attore e perfino sceneggiatore nonché medico chirurgo Enzo Jannacci.

Un’antologia di successi, con una “scaletta” che varia di volta in volta in base alle atmosfere e all’alchimia tra artisti e pubblico, per ripercorrere idealmente cinquant’anni di storia italiana attraverso canzoni indimenticabili, che tracciano un vivido affresco di varia umanità – tra ironia e poesia. Un’immagine non edulcorata anzi cruda e realistica del Belpaese – tra ingiustizie e miseria materiale e morale, solitudine e emarginazione – ma trasfigurata con una cifra surreale e a tratti lirica, venata d’un sottile umorismo – da “El portava i scarp del tennis” a “L’Armando” ma anche la toccante e travolgente versione di “Mexico e nuvole”, fino all’imprescindibile “Vengo anch’io. No, tu no”.

“In concerto con Enzo”

è quindi l’occasione per riascoltare brani emblematici entrati a far parte dell’immaginario e della colonna sonora di più generazioni, in cui rivive lo spirito anticonformista e irriverente, quasi “goliardico” di uno dei protagonisti della vivace temperie culturale e della scena musicale del secondo Novecento – fino alle soglie del terzo millennio. Enzo Jannacci ha saputo raccontare i mille volti di una metropoli in trasformazione e dell’Italia, racchiudendo nella sintesi folgorante di una canzone gli umori e le contraddizioni, gli splendori e le miserie della “sua” Milano e restituendo la voce agli ultimi e ai dimenticati, alla folla di invisibili che vivono ai margini delle grandi città. Artista poliedrico e dai molteplici talenti, Jannacci ha attraversato diversi territori musicali – dalla passione per il jazz alla collaborazione con Adriano Celentano e i suoi Rock Boys, al sodalizio con Giorgio Gaber, fino agli esordi da solista – senza dimenticare gli incontri con Dario Fo e Cochi e Renato e le fortunate incursioni teatrali, oltre alle apparizioni sul grande e sul piccolo schermo e le varie partecipazioni al Festival di Sanremo.

Sulle tracce del padre Paolo Jannacci ha intrapreso un’intensa carriera musicale in cui le sue inclinazioni jazzistiche – che emergono soprattutto nei concerti – lasciano spazio anche a collaborazioni e interazioni con la decima musa (con due nominations, rispettivamente al David di Donatello per “Piccoli Equivoci” di Ricky Tognazzi (insieme al padre) e al Nastro d’argento per “Mi Fido di Te” di Ale e Franz, che si aggiungono alla prestigiosa Targa Tenco per la “miglior canzone” assegnata a  “Lettera da lontano” e “L’uomo a metà” e per l’album “3-6-2005”- sempre di Enzo Jannacci – di cui ha curato la produzione). “In concerto con Enzo” è un tributo al celebre padre, un modo per riscoprirne la musica e ripercorrere il loro lungo sodalizio artistico, ma soprattutto un atto d’amore.

About Eleonora Piu

Studentessa al terzo anno in Scienze della Comunicazione. Amante della buona compagnia e della buona musica.

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