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università e generazioni

Generazione E: nel progetto anche l’Università di Cagliari

Generazione E, Progetto su veicoli di trasporto spaziale di generazione evoluta, co-finanziato dal MIUR,è stato presentato a Roma presso la Casa dell’Aviatore. Il progetto è coordinato anche dall’Università di Cagliari.

Il progetto Generazione E (Ricerca e sperimentazione di Materiali, sistemi Diagnostici e di Controllo ambientale per i veicoli di trasporto spaziale di generazione Evoluta) è stato presentato a Roma presso la Casa dell’Aviatore.

Il progetto è coordinato dal Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS), in qualità di capofila di un ampio parternariato che comprende dal punto di vista formale il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali dell’Università di Cagliari, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) ScpA, la società Innovative Materials (IM) Srl, il Centro Ricerca Aerospaziale Sapienza (CRAS) dell’omologa Università di Roma, il Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia (DiTNE) per il tramite del socio Università del Salento – Dipartimento Ingegneria dell’innovazione, la società Sophia High Tech Srl, e in termini collaborativi l’Università di Perugia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e la società Avio SpA.

Finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), a valere sulla tematica Aerospazio del bando di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal Piano Nazionale della Ricerca 2015-2020 emanato nel Novembre 2017, e coordinato dal punto di vista tecnico-scientifico dal prof. Giacomo Cao dell’Università di Cagliari, il progetto prevede una durata di 30 mesi e costi per un totale di quattro milioni di euro, di cui due a carico del MIUR.

principali obiettivi, nell’ambito del settore della propulsione spaziale, riguardano: l’analisi delle relative prestazioni attraverso modelli calibrati su risultati di test a terra, lo sviluppo di metodi di caratterizzazione di materiali ad alta temperatura, la realizzazione di un prototipo per l’abbattimento delle emissioni per prove a terra e lo sviluppo ditecniche di diagnostica avanzata.

“Si tratta dell’approvazione del primo progetto a carattere nazionale – precisa il Presidente del DASS Giacomo Cao – che vede il distretto capofila di un partenariato di grande valore e competenza. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto che consente ad alcuni soci, quali l’Università di Cagliarititolare di una quota progettuale di circa un milione e quattrocento mila euro, il CIRA e la IM, di poter contribuire in modo diretto all’iniziativa SPTF (Space Propulsion Test Facility), annunciata dal socio Avio nel luglio 2017 e in parte già avviata in Sardegna”.

Nel settore spaziale la programmazione dei lanciatori Europei dei prossimi anni è al centro delle attenzioni di governi, agenzie e industrie. L’Italia deve consolidare e sviluppare il successo ottenuto dal Vega grazie agli importanti investimenti degli scorsi anni ed alla intuizione e capacità del proprio sistema spaziale nazionale. In particolare è ormai accettata a livello internazionale l’opzione di sviluppare motori ossigeno/metano, per i quali il nostro paese si è battuto ed ha investito negli scorsi anni. In questo senso occorre ricordare che il gruppo Avio è oggi l’unico in Europa che possiede un dimostratore realizzato con successo ed è un passo avanti agli altri nello sviluppo di queste tecnologie.

Occorre però che il paese si doti di un Centro con attrezzature adeguate per sperimentare i motori in scala reale. SPTF potrà essere questo e la formula di partecipazione pubblico/privato è uno strumento moderno e intelligente per garantirne il necessario finanziamento. Tutti noi guardiamo quindi con fiducia ai primi passi che si stanno muovendo verso la realizzazione di questo progetto e auspichiamo che i supporti a questo disegno possano venire da Governo ed istituzioni nazionali e regionali.

Per Sapienza è oggi una grande soddisfazioneaver contribuito alla creazione di un raggruppamento di industrie e enti scientifici che potrà supportare nel prossimo futuro le attività di questo Centro e ringrazia il MIUR per l’attenzione dedicata a questa iniziativa, – continua il prof. Marcello Onofri – Il CRAS, con la propria tradizionale esperienza nel campo della propulsione spaziale, potrà dare il suo contributo di modellistica e simulazione per la costruzione di componenti utili alla crescita ed il funzionamento di questi impianti.”

“Il progetto Generazione E – evidenziano il Presidente del Consorzio DiTNE prof. Arturo de Risi e il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento prof. Antonio Ficarellarappresenta una ulteriore opportunità, per il nostro Paese, per fare “sistema” tra i diversi attori industriali, economici e sociali e, quindi, dare forza ai processi di innovazione tecnologica, fondamentali per lo sviluppo. Il progetto prevede obiettivi di elevato valore tecnologico e scientifico, ed è caratterizzato da un ampio partenariato. La partecipazione alle attività di tale progetto consentirà un ulteriore consolidamento delle capacità e competenze del Paese e della Puglia, in un settore fondamentale e trainante per lo sviluppo tecnologico.”

“Il progetto permetterà l’implementazione di soluzioni innovative nello sviluppo di propulsori spaziali di nuova generazione.– afferma il CEO di A
SÒPHIA HIGH TECH, azienda operante nel settore spazio e difesa, Antonio Caraviello  A SÒPHIA HIGH TECH è oltremodo lieta di offrire il proprio contributo tecnico per gli ambiziosi risultati prefissati. Il partenariato – aggiunge l’Ing. Caraviellogarantisce una multidisciplinarità delle competenze che assicura un trasferimento tecnologico dal mondo accademico verso l’ecosistema industriale

About Federico Montaldo

Studente di Lingue e Comunicazione, appassionato di cinema, musica e fotografia.

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