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fuochi san telmo

Presentazione “I fuochi di Sant’Elmo” di Claudia Caredda

Mercoledì 27 marzo alle ore 19, verrà presentato al palazzo Siotto il romanzo d’esordio di Claudia Caredda, scrittrice cagliaritana: “I fuochi di Sant’Elmo”.

Sinossi del libro:

Emanuele è cresciuto a Perugia, realtà provinciale in cui l’eco del Sessantotto è riuscito a varcare le mura cittadine. L’impeto dei nuovi ideali si confronta quotidianamente con uno scenario che, però, appare  difficile da cambiare.

Tuttavia la sua vita viene scossa da un episodio drammatico, che sconvolge quell’ordine famigliare da lui sempre sopportato con insofferenza. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e di darsi alcune regole per essere sicuro di poter chiudere col passato.

Impara a conoscere il mare, a vivere cavalcando l’onda delle proprie sensazioni e di quelle degli altri, intraprendendo un lungo viaggio che ha come prima meta l’Inghilterra. L’incontro con persone fuori dal comune sarà l’unica bussola in un percorso che lo porta a crescere come uomo; la risposta ai suoi perché, in ogni tappa del suo cammino in giro per il mondo, si materializza in forme inattese e allo stesso tempo impossibili da ignorare.

Il mio viaggio è iniziato dieci anni fa da una domanda caduta nel vuoto. Un silenzio avvinghiato a quella domanda è rotolato tra i viottoli scoscesi della mia città e li ha corrosi. Il senso di quel mondo racchiuso nella rocca della mia vita, monotona e regolare, è scomparso.
Non ero certo che della mia desolazione interiore. Ero spogliato di qualsiasi pulsione all’attaccamento alla mia terra.
Proprio in quella distesa arida dove un tempo sorgeva il colle con sopra la mia città e la mia normale quotidianità, ho dovuto piantare regole nuove, assurde, forse stupide:
Regola 1: non avrei mai più domandato nulla. Domandato per sentire una risposta. Mettere in piedi frasi il cui tono terminasse con la richiesta di alcunché. Le domande sono mani tese a cogliere, sono aspettative già pronte a ricevere il contraccolpo.
Regola 2: non sarei mai più tornato nello stesso posto dopo essere andato via. Tornare è decretare la vittoria della famiglia, è cercare una madre, è ripresentarsi al recinto del padre.
Regola 3: avrei abitato in luoghi non arroccati, vicino al mare o comunque a uno spazio immenso dentro il quale poter respirare la lontananza.

About Federico Montaldo

Studente di Lingue e Comunicazione, appassionato di cinema, musica e fotografia.

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