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Musei, domeniche gratis per tutti

L’ipotesi di abolirle lanciata dal ministro Bonisoli non piace. L’assessore: «Una follia»

Il direttore dell’Archeologico: «Ormai sono una tradizione»

«Una follia». L’assessore alla Cultura Paolo Frau non ci gira attorno: «Una cosa pazzesca», abolire le domeniche gratuite al museo. Così l’ha intesa la proposta del ministro Alberto Bonisoli. «Il segnale politico è sbagliato, si interrompe un percorso virtuoso». Ossia, si va nella direzione opposta a quella imboccata in città: «A fronte degli ingressi gratuiti c’è stato un grandissimo salto di quantità delle persone che stanno aumentando i consumi culturali e frequentando musei e mostre», spiega Frau. «Noi abbiamo necessità di avvicinare chi finora per timidezza e sentendosi inadeguato non ha avuto accesso ai luoghi di cultura. Stiamo lavorando tanto per rendere più amichevole il rapporto con i cittadini, un’inversione di marcia è inopportuna».
I PARERI «Queste domeniche gratuite sono diventate una consuetudine per il pubblico: perché le dovremmo eliminare?». Uno come Roberto Concas , che guida il museo archeologico con oltre 70 mila visitatori all’anno, è convinto invece che, se proprio se ne deve discutere, «il ragionamento va fatto e allargato su un contesto europeo». Togliere l’obbligatorietà della domenica gratuita del mese e lasciare libertà d’azione ai direttori – è il parere di Concas – disorienta il pubblico dei musei, abitudinario e legato alla routine. «Ormai è una tradizione entrata nel costume degli italiani: la prima domenica del mese non si paga. E la gente viene, ma con moderazione.

Noi continuiamo ad aprire la domenica con ingresso gratuito ma sempre più spesso anche di lunedì o per visite organizzate. L’obiettivo è dare un servizio continuo, poi se le cose cambieranno le valuteremo».
MUSEI CIVICI La direttrice Paola Mura parte da due parole: gratuità e flessibilità. «La prima non si tocca – premette – la seconda invece ci consentirebbe di adattare orari e giorni alle esigenze dei nostri musei. Che sia gratis la prima domenica del mese o un’intera settimana a novembre, l’importante è aprire le porte del museo, in occasione di eventi speciali, come avviene per Monumenti aperti: noi abbiamo in programma un numero di visite gratuite in aggiunta alle prime domeniche del mese».
EXMÀ Nelle sale del centro comunale di via San Lucifero, gestito dal consorzio Camù, la proposta del ministro statale non scombussola i piani. «Però la trovo sensata – sottolinea la direttrice Simona Campus – se si dà potere decisionale ai responsabili dei musei. Detto questo, sulla gratuità non si discute, il museo deve essere come una biblioteca: cerchiamo di fidelizzare il pubblico con iniziative speciali a ingresso gratuito con l’intento di avvicinare persone che non sono avvezze alla frequentazione dell’arte contemporanea e del museo».

About Pasquale Mattu

Laureato in Lingue e Comunicazione a Cagliari e specializzando in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni a Urbino. Appassionato di advertising e marketing da tempo immemorabile, dipendente da musica, cinema e fotografia. Nel tempo libero ascolto metal, leggo, creo memes, guardo vecchi film e appena posso viaggio.

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