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A Cagliari la performance multimediale UBIQUE هنا، في كل مكان

UBIQUEهنا، في كل مكان: è il titolo della performance multimediale che nasce dall’incontro tra la compagnia libanese Minwal Theatre e KyberTeatro

 

UBIQUEهنا، في كل مكان: è il titolo della performance multimediale che nasce dall’incontro tra la compagnia libanese Minwal Theatre e KyberTeatro – che ne curano la regia artistica e tecnologica – e che sarà presentata a Cagliari venerdì 15 e sabato 16 giugno, a partire dalle 21, allo Spazio Osc di via Newton 12. La performance prevede l’ingresso di 20 spettatori per volta e nell’arco delle due serate verrà ripetuta più volte, circa ogni mezz’ora.

UBIQUE هنا، في كل مكان, avverbio latino e il significato corrispondente in lingua araba: ovunque, in ogni luogo. L’ubiquità, concetto alla base dell’evento teatrale, diviene qui motivo per una riflessione sulla libertà reale e virtuale dell’essere umano. La performance è una tappa del progetto di residenze artistiche tecnologiche A.R.T.E – Augmented Reality Theater Experience della compagnia KyberTeatro, spin off dell’Aquilone di Viviana (che si è aggiudicata il secondo posto nella graduatoria ufficiale del bando ScrabbleLAB – Residenze artistico-creative in Sardegna – POR FESR 2014-2020, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna), che vede la collaborazione tra “i padroni di casa” di KyberTeatro, diretto da Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, con la collaborazione di Claudia Pupillo, i libanesi (di Sidone) di Minwal Theatre, compagnia diretta da Jad Hakawati e Roaa Bzeih, e i francesi (di Lione) di V.E.I.A. (Vous Etes Ici Allieurs), sotto la direzione di Matthieu Tercieux e Edouard Souillot.

UBIQUE, perché la residenza artistica tecnologica ha come focus l’acquisizione del diritto all’ubiquità, quasi necessario in questi tempi spesso segnati da confini fisici e umani invalicabili. Come scritto dal poeta e filosofo francese Paul Valery in “La conquista dell’ubiquità“, le opere d’arte acquisteranno una sorta di esistenza ubiqua, “saremo alimentati da immagini visive o auditive che appariranno e spariranno al minimo gesto, quasi a un cenno. Il concetto aristotelico dell’hic et nunc, fondamento dell’arte performativa, viene così ampliato attraverso la realtà aumentata in teatro, nel qui, ora e ovunque. “Ubique”. Dove la scrittura scenica e l’immaginario digitale evolvono attraverso l’uso delle nuove tecnologie, per un teatro on life. In scena Lara Farci e Alessio Rondeddu, le musiche sono di Marcello Liverani – Reverse Context, i costumi e la scenografia di Claudia Spina (compagnia Theatre en Vol). Artista multimediale Simone Murtas, tecnico audio Fabio Piras.

Il progetto

Il progetto di residenza A.R.T.E. si sta realizzando in Sardegna attraverso la mobilità degli artisti e delle loro opere provenienti da paesi europei ed extraeuropei (Francia e Libano, appunto). Prevede lo scambio creativo digitale con gli artisti sardi, in particolare under 35, collaborazioni stabili e continuative per nuove produzioni di spettacoli che verranno messi in scena durante la residenza e che saranno rappresentati, ultimato il progetto, oltre che in Sardegna anche nei paesi degli artisti ospitati e nei principali festival internazionali di ambito creativo digitale

About Riccardo Fanni

Laureato in Giurisprudenza, lettore appassionato, sportivo mancato e viaggiatore compulsivo. "Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta"

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